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Temporali d’estate in città

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di Maria Luigia Giusto

È arrivato, dopo settimane d’attesa speranzosa e docile. Giunge a rinfrancare gli animi accaldati e pazienti. Ma in fondo lo sapevano, sono secoli che gli ingranaggi del tempo funzionano a dovere. Dopo tanta arsura la tregua. Puntuale, il patto meteorologico si ripete: la città espia le sue colpe facendole evaporare, contraendo i suoi muri, sgretolando i terreni. Il Volano partecipa con scarse forze, non è la sua stagione migliore. Lei lo sa, deve cuocere i coppi, crepare i cocci, assetare i ciottoli per avere acqua in segno di riconciliazione, di perdono. Scende un crepuscolo, il lampo è vicino, il tuono vibra d’attesa, il vento rianima il fiume. Temporale.

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Redazione di Periscopio



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)