Teatro in carcere: “Cantica delle donne” alla rassegna nazionale di teatro in carcere “Destini Incrociati”
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da: ufficio stampa Balamòs Teatro
Balamòs Teatro – progetto teatrale “Passi Sospesi”. Rassegna Nazionale di Teatro in Carcere “Destini Incrociati” presso la Chiesa della Santissima Annunziata a Pesaro. Domenica 13 Dicembre 2015, ore 17.00, “Cantica delle donne istantanee per una storia quasi universale”
Domenica 13 Dicembre 2015, presso la chiesa della Santissima Annunziata di Pesaro, alle ore 17.00, nell’ambito della rassegna nazionale di teatro in carcere “Destini Incrociati” (Pesaro, 11 – 13 Dicembre 2015), promosso dal Coordinamento Nazionale di Teatro in Carcere in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e l’Istituto Superiore di Studi Penitenziari, sarà replicato lo spettacolo teatrale “Cantica delle donne” diretto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro e responsabile del progetto teatrale “Passi Sospesi” negli Istituti Penitenziari di Venezia, con le donne detenute della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, Nawal Boulahnane, Ileana Padeanu, Sara Zorzetto, voce fuori campo di “Venere” Ifeoma Ozoeze, partecipazione di Luminita Gheorghisor, collaborazione dell’attrice e musicista Lara Patrizio, contributo artistico di Patrizia Ninu, video e coordinamento tecnico di Marco Valentini, foto di Andrea Casari.
Dalla nota di regia: “Il lavoro si è incentrato sulla valorizzazione della ricchezza e della complessità della figura femminile attraverso testi, immagini, musiche, canzoni, danze, al femminile. Le voci delle donne detenute provano a imprimere ai testi un proprio, particolare, moto e respiro. Ci siamo interrogati se una giornata internazionale (giornata internazionale della donna, giornata mondiale contro la violenza sulle donne) abbia un senso per il rischio di mettere a posto coscienze o di solidarizzare solo per un giorno, per la convinzione che ogni giorno dovrebbe essere quello giusto per essere dalla parte dei diritti e contro ogni discriminazione. Noi non abbiamo risposte, se non il bisogno di valorizzare la ricchezza e la complessità della figura femminile attraverso testi, immagini, musiche, canzoni, danze, al femminile e a ritrovare un senso, ogni giorno. Anche con il nostro provare a pensarci e sperimentarsi realmente insieme, attraverso il teatro. Perché forse la più grande forza del teatro è quella di trasformare il dolore in poesia. E di restituirci e restituire bellezza”.
info: www.teatrocarcere.it – www.balamosteatro.org
la recensione dello spettacolo di Teresa Megale: http://drammaturgia.fupress.net/recensioni/recensione1.php?id=6358
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