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Ferrara film corto festival

Ferrara film corto festival


Da: Teatro Comunale di Occhiobello

Ricominciano venerdì 9 novembre gli appuntamenti teatrali del Teatro Comunale di Occhiobello, organizzati da Regione del Veneto, dal Comune di Occhiobello – assessorato alla Cultura – in collaborazione con l’associazione Arkadiis. La diciottesima edizione della stagione teatrale comincia con un appuntamento fuori abbonamento che vede protagonista un’attrice molto amata dal pubblico polesano, Maria Paiato, in un monologo scritto da Antonio Tarantino e diretto da Giuseppe Marini. ‘Stabat Mater – Oratorio per voce sola’, riprendendo il titolo di una preghiera del XIII Secolo, è il racconto di una donna del nostro tempo, una ragazza madre che, sola sul palco, si strugge d’attesa di notizie del figlio arrestato e della figura dissoluta del padre. In questo monologo Tarantino mischia l’italiano con sporcature dialettali/gergali, ne fa la lingua dei reietti, dei diseredati, dosando sapientemente drammaticità e ironia popolaresca, tra strafalcioni, doppi sensi e riferimenti buffi a oggetti pop che sovente portano al sorriso. Maria Paiato domina con pienezza di mezzi il personaggio: dall’ira alla disperazione, dalla sbruffoneria all’umiliazione. Sul degrado, sull’ignobile miseria, regna, resiste e vince la figura della Madre, che resta sopra qualunque perdita, anche della propria dignità, per quanto possa essere sofferente, posta ai piedi di una Croce oppure immersa in una periferia popolare.
Lo spettacolo inizia alle ore 21. L’ingresso è di 13 euro intero, 11 euro ridotto (over65, soci Arci e soci Ferrara Off), 8 euro per gli under30 e 5 euro per i possessori di Youngercard o M’intrigo Card. Ulteriori informazioni al 349.8464714 o scrivendo a info@teatrocomunaleocchiobello.it

Ferrara film corto festival

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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it