Da Stefano Bulzoni
Disegno di legge di bilancio 2018. In merito alla Tari il testo recita
così: «La sospensione di cui al primo periodo non si applica alla tassa
sui rifiuti di cui all’ articolo 1, comma 639, della legge 27 dicembre
2013, n. 147».
In sostanza, se da un lato il testo dispone l’ estensione al 2018 del
blocco dei tributi comunali, dall’ altro lato si specifica l’ espressa
eccezione della Tari, che non ha alcun vincolo.
Pertanto, dal 2018 gli aumenti dell’ imposta sui rifiuti sono altamente
probabili. Ancor di più se si aggiunge il fatto che al momento, nello
schema legislativo, non è più prevista la deroga sui coefficienti di
produttività dei rifiuti e ciò comporterà una diversa determinazione
delle tariffe col rischio di rincari imprevisti per alcune categorie di
attività economiche e famiglie.
A rischiare il salasso più grande saranno le famiglie più numerose e i
commercianti, in particolare coloro che producono maggiori quantità di
immondizia come ristoranti, pizzerie, fiorai, fruttivendoli, pescherie e
via dicendo.
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