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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Ad un anno di distanza da un delicato intervento chirurgico al pancreas, Domenico Corradin, 54enne della provincia di Vicenza, con la passione per il podismo, ha deciso di intraprendere una maratona a tappe, “perchè il nemico numero uno in casi come il mio – ha commentato l’uomo al suo arrivo a Comacchio – è il silenzio, unito alla solitudine. Non bisogna chiudersi in casa propria – ha aggiunto Corradin -, ma avere il coraggio di chiamare le cose con il loro nome e combattere contro il male, perchè si può vincere. Io ne sono un esempio e voglio trasmettere la mia testimonianza di vita a tutti.” Ieri sera il maratoneta è stato accolto in Municipio, insieme all’accompagnatore Francesco Lupano, dal Presidente del Consiglio Comunale Robert Bellotti, che lo ha omaggiato, a nome dell’Amministrazione Comunale, con una copia del volume dedicato alla vita di San Cassiano, patrono di Comacchio. Partito da Nove, città in cui vive, il 7 maggio scorso, Corradin sta attraversando di corsa, a tappe di 25-35 chilometri al giorno, le regioni Veneto, Emilia Romagna, Marche e Umbria, per giungere, il 22 maggio prossimo, ad Assisi, dove ad attenderlo ci saranno gli studenti dell’Istituto “Remondini” di Bassano del Grappa. Nel citato istituto l’uomo lavora come tecnico informatico e per dedicarsi alla singolare maratona sta fruendo di un periodo di ferie. “Abbiamo colto l’appello del Sindaco di Nove, Chiara Luisetto, che ringraziamo per l’interessamento – ha dichiarato il Presidente del Consiglio Comunale Robert Bellotti e ci siamo attivati per l’accoglienza del coraggioso maratoneta. Colgo l’occasione per ringraziare Don Ruggero Lucca per l’ospitalità concessa per la notte a Domenico ed al suo accompagnatore. Nonostante la severa malattia che lo ha colpito – ha concluso Bellotti -, Corradin sta diffondendo un messaggio di speranza, di forza, di amicizia, che tutti, cittadini ed istituzioni, dobbiamo fare nostro e per questo lo ringraziamo.” Corradin ha al suo attivo 18 maratone disputate in tutto lo Stivale, ma quella che lo condurrà sino alla città del Santo patrono d’Italia è la più importante, una maratona per la vita. Lo sportivo è monitorato da una equipe medica, che utilizzerà tutti i dati raccolti durante il tragitto per studiare gli effetti benefici dello sport su pazienti colpiti da malattie tumorali.
Domnico Corradin ha creato anche un blog: http://www.curatidisport.it/category/via-il-tumore-e-di-corsa/ ed auspica di poter entrare in contatto con altre persone che hanno vissuto un’esperienza di vita analoga alla sua, al fine di diffondere un messaggio positivo, di speranza, ma anche per raccogliere informazioni utili alla ricerca medico-scientifica.

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