Svolte oggi a Comacchio le celebrazioni per la Festa delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia
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da: ufficio stampa Comune di Comacchio
Anche a Comacchio hanno avuto luogo questa mattina, mercoledì 4 novembre, le celebrazioni in occasione della ricorrenza della Festa delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia. L’Amministrazione Comunale, la locale sezione dell’Associazione Nazionale Barsaglieri, le Autorità Militari del territorio e gli Istituti comprensivi di Comacchio e di Porto Garibaldi, si sono dati appuntamento in Piazza Roma, per celebrare una Santa Messa in suffragio di tutte le vittime della guerra. Dopo il doveroso alzabandiera, Don Giancarlo Pirini, durante l’omelia, si è così rivolto ai presenti, ma soprattutto ai ragazzi delle scuole: “ho tanti ricordi della guerra di quando ero bambino. La guerra è fatta dai militari, ma è subita anche dai civili. Ciò a cui dobbiamo aspirare è all’unità dell’Italia, ma anche degli italiani, perché senza il sentimento della fratellanza ogni volta che creiamo un contrasto, creiamo anche i presupposti per la guerra”.
Durante le celebrazioni è stato, inoltre, inaugurato il Monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, oggetto di un recente restauro conservativo, ai piedi del quale è stata deposta una corona di alloro in ricordo di tutti i comacchiesi che nella Grande Guerra si sacrificarono per la Patria. I loro nomi sono stati letti, uno ad uno, dagli alunni degli istituti comprensivi di Comacchio e Porto Garibaldi.
“Questa giornata deve essere un’occasione di riflessione e la vostra partecipazione qui oggi è importantissima – ha spiegato rivolgendosi proprio ai ragazzi il Presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, Sezione “Natale Cavalieri”, Pier Giuseppe Gelli – Veniamo in questi luoghi del ricordo non per celebrare la guerra, ma per celebrare i valori della fratellanza, dell’eroismo e del sacrificio della nostra gente. Un ricordo che sopravvive eterno nel tempo”. “Le guerre non possono costruire la pace, non sono una cura o una soluzione – ha concluso Gelli – perché ogni guerra, più che vincitori e vinti, lascia solo vite spezzate e ferite sociali difficili da rimarginare”.
Parole condivise dal Vice Sindaco Denis Fantinuoli, che in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale insieme all’Assessore alla Cultura, Alice Carli, ha voluto rimarcare i valori universali della Pace e della fratellanza dei popoli. “Nella ricorrenza della Festa delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia, alla quale vogliamo tributare il nostro doveroso ricordo – ha detto Fantinuoli – si rende più che mai necessario ribadire il valore universale della Pace, valore che anche i nostri militari in missione all’estero continuano a propugnare con impegno, spirito di sacrificio e di abnegazione”. Il Vice-Sindaco ha, infatti, ricordato tutti i militari attualmente impegnati nelle missioni italiane all’estero, tra cui anche il Comandante del locale Comando Compagnia Carabinieri, Capitano Luca Nozza e i due Marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, per i quali ha invocato, tra gli applausi dei presenti, il ritorno a casa dalle famiglie.
Dopo le celebrazioni in Piazza Roma, le autorità e le scolaresche hanno dato vita ad un corteo per le vie del centro storico di Comacchio proseguendo fino al Parco della Resistenza, alle lapidi di Piazza Folegatti e al Sacrario dei Caduti per la deposizione delle corone di alloro. Deposizione che ha avuto luogo, infine, anche presso il Monumento ai caduti in piazza Don Giovanni Verità a Porto Garibaldi e il monumento ai Caduti in Piazza Rimembranza a San Giuseppe.
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