Sviluppo territoriale, da polverosi cassetti spuntano ‘nuove’ idee
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2.CONTINUA – Andando a curiosare in vecchi e ormai polverosi cassetti del Castello abbiamo ritrovato documenti che delineano scenari e progetti tutt’altro che superati. Ci è parso allora interessante annotarne alcuni passi e proporli alla considerazione pubblica in questa fase propizia che preannuncia l’arrivo dei molti milioni di euro in parte garantiti da finanziamenti europei per il 2014 e in parte stanziati con la recente legge di stabilità.
Ecco dunque alcuni stralci di un documento che suggerisce “Un cambio di passo per un patto per il futuro”.
E’ ormai evidente, almeno da quattro o cinque anni, che occorre costruire un nuovo modello ferrarese per un futuro di crescita e di sviluppo del territorio per i seguenti motivi:
1. siamo una realtà di territorio che cresce sempre dopo, sempre meno e a tempi limitati;
2. restiamo ancora avversi al cambiamento;
3. le reti che tengono il tessuto sociale stentano a tenere come risposta ai bisogni delle piccolissime comunità locali e quindi il welfare resta inadatto ai mutamenti in corso dei comportamenti;
4. c’è un diffuso e preoccupante nanismo demografico dove in oltre 60 piccolissimi paesi il tempo si è fermato e le relazioni sociali ormai al minimo, troppe povertà, troppe solitudini, pochissima socializzazione
5. il sistema produttivo è fortemente segmentato, troppe le piccolissime imprese e poche quelle che fanno un salto di dimensione e si aprono all’innovazione, manca l’idea di distretti ed aree a milieux e lo sviluppo è prevalentemente di superficie salvo alcune eccezioni
6. abbiamo una città senza territorio e un territorio senza la città. Persino i luoghi forti della provincia sono troppo deboli
7. c’è un benessere certamente diffuso ma ancora freddo e, quindi, privo di stimoli: esiste una questione culturale
Queste sono alcune riflessioni svolte prima della crisi, anno 2007, e attuali ancora oggi
Per gli interventi del dopo-crisi sono individuati i seguenti progetti di struttura-infrastruttura:
1. Nuova area industriale di ultima generazione
da ubicare a nord di Copparo (Fe) in prossimità del nuovo svincolo bretella Corlo-Camatte del tratto tangenziale est di Ferrara tra ponte Raffanello e Ro ferrarese, area di circa 70 ettari con opzione di altri 30 ettari in zona La Quercia
importo di Euro 12 milioni erogato dalla Regione Emilia-Romagna in tre stralci a partire dal mese di settembre anno 2010, prima operatività giugno 2011, e a regime entro 2012
settori: packaging, farmaceutica e parafarmaceutica, biomedicale, nanoelettronica, logistica e centro servizi, nuovi materiali, produzioni ambientali, agroalimentare, informatica, produzioni innovative e prodotti legate al sistema universitario di Tecnopolis e nuovi incubatori
esenzioni: oneri di urbanizzazione; esenzione per 5 anni di Ici e Irap e altre agevolazioni
azione di marketing territoriale da Agenzia specializzata (forte azione di attrazione di aziende ) e concertazione Ufficio di Presidenza della Regione Emilia-Romagna
corsi di formazione per specializzazioni, nuove professioni innovative anche per i seguenti punti ( Pil 2009 Unife – Progetto Insediamenti Lavorativi )
2. Rilancio zona industriale di San Giovanni di Ostellato
intervento finanziario Regione Emilia-Romagna di euro due milioni
modalità e tipologia insediativi da individuare e possibilmente legati a produzioni e servizi della costa e del turismo anche ambientale (Sipro e Delta2000)
3. individuazione di un Distretto Rurale e d’Ambiente
ambito perimetrale Unione del copparese più alcuni territori contigui a produzioni agricole speciali e di qualità
avvio procedure Regionali e Unione europea entro anno 2010
progetti comunitari “Life natura” e percorsi di Agenda 21 nel triennio 2010-2012
turismo lento e promozione al piccolo turismo (punti Info – itinerari giacimenti culturali – vie d’acqua, vie verdi, ippovie, idrovia Volano, Ville, Palazzi, Chiese, Capitelli, Conventi, Residenze, Parchi e Giardini, enogastronomia, grandi eventi e cultura di territorio, destra Po e d/s Po di Volano,ecc…)
4. Centri storici “URBAN Due”
riassetti architettonici e salotti in centro storico
animazione e promozione del Commercio in centro
sagre e prodotti tipici
finanziamenti europei e cofinanziamenti istituzioni italiane (triennio 2010 – 2012)
5. Progettualità della costa
turismo balneare
alberghi e seconde case
laguna, valli e ambiente
primo entroterra ed itinerari
eventi e animazione
servizi ed infrastrutture
C’è materia su cui riflettere e discutere.
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Enzo Barboni
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