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Sulle acque del mulino del Po escursioni fluviali con il battello Nena

Articolo pubblicato il 16 Giugno 2017, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da Organizzatori

Un’escursione panoramica lungo il Grande Fiume, sulle acque del Mulino del Po. Domenica 18 giugno, con partenza da Wunderkammer (via Darsena 57, Ferrara), Nena Sas propone un viaggio sul Po Grande, ripercorrendo i luoghi del romanzo storico di Bacchelli, fra anse sabbiose e pioppeti, sino a raggiungere il Mulino di Ro, fedele ricostruzione di uno dei tanti mulini natanti descritti nel famoso libro.
Sulla sponda veneta, la piazza di Polesella ospita il mercato dell’antiquariato, che verrà raggiunto da Nena traghettando i passeggeri. È prevista la possibilità di caricare la propria bicicletta sul battello per percorsi sulla ciclabile Destra e Sinistra Po. Ritrovo in via Darsena 57 a Ferrara alle ore 10. Rientro alle ore 17.
Il battello fluviale Nena, attraccato nella Darsena san Paolo a Ferrara e con Fiumana tra le realtà consorziate a Wunderkammer, è nato nell’intento di ricongiungere la città al suo fiume, di riprendere quel filo tenace e vitale – ma interrotto da almeno un secolo – che legava la città al suo territorio percorso dalle vie d’acqua. Un tempo vecchio vaporetto veneziano in disarmo, ora Nena è stata completamente ricostruita e restaurata, rivestita in legno pregiato, arredato di tutto punto, in grado di trasportare 80 persone sedute. Grazie al suo basso pescaggio può percorrere sia il Po Grande sia il Po di Primaro, di Volano e gli altri canali che solcano il territorio. Un discorso a sé merita la scelta del nome. «Abbiamo chiamato il nostro battello Nena – raccontano Georg Sobbe e Antonella Antonellini – in ricordo di Nazarena Casini, l’ultima traghettatrice del Po, una donna divenuta mito popolare, che come il pittore Ligabue ha vissuto in solitudine sulle rive del Po e che considerava il fiume il suo sposo».

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani