SULL’AZZERAMENTO DELLA COMMISSIONE PER LA QUALITÀ ARCHITETTONICA E DEL PAESAGGIO
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Da: Roberta Fusari – Azione Civica Ferrara
Questa è solo l’ulteriore conferma che i servizi sono allo sbando, e che i rapporti tra giunta e Rete delle professioni non sono così sereni come gli assessori hanno sempre lasciato immaginare.
È un fatto gravissimo e non ancora del tutto chiaro: la richiesta di dimissioni dei membri della commissione da parte del direttore generale, le allusioni ad interessi personali in atto pubblico emerse dalla stampa, le dimissioni di tutti i professionisti tranne quelle del presidente di commissione, la veloce manifestazione di interesse pubblicata dalla giunta per poter al più presto avere una nuova e diversa commissione.
E intanto le pratiche edilizie presentate dai cittadini sono ferme negli uffici, in attesa del parere obbligatorio (ma non vincolante) della Commissione, proprio nel momento in cui la pressione si fa più sentire, grazie ai bonus fiscali.
Ci sono abbastanza domande per chiedere una commissione urbanistica informativa (che con Dario Maresca e il Partito Democratico protocolleremo lunedì mattina) alla presenza degli Assessori e del Presidente (rimosso) Arch. Rinaldo Campi.
È chiaro come quest’ultimo atto sia un ulteriore tassello del malfunzionamento dei servizi comunali, in quanto il lavoro della commissione è inserito nelle procedure seguite dagli uffici tecnici, e il corretto funzionamento e il rispetto dei tempi per l’espressione dei pareri deriva anche da una collaborazione che evidentemente è venuta meno.
È evidente che la drastica riduzione del numero dei dirigenti per scelte legate a risparmi sul bilancio comunale, la riorganizzazione interna durata quasi due anni e molto probabilmente sbagliata, la mancata sostituzione del personale andato in pensione, ha indebolito oltre ogni misura i servizi, che non sono più in grado di funzionare. L’allarme era già stato lanciato chiaramente con la grande adesione dei dipendenti comunali allo sciopero generale di novembre scorso, ma evidentemente è rimasto inascoltato.
Se anche gli organi di natura politica (come la Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio) vengono annullati, la situazione è sfuggita di mano.
Da quasi due anni la città sta attendendo un nuovo piano urbanistico per avere regole attuali e condivise per promuovere gli interventi e agevolare quelli in corso, ma ad oggi abbiamo sentito solo belle parole da parte degli assessori e nemmeno un incarico per un consulente, visto che la riorganizzazione interna ha di fatto smontato il settore della pianificazione urbanistica che avrebbe potuto elaborare il nuovo piano, rendendo necessario un incarico esterno per un consulente, per ora presente solo nella voce di bilancio dedicata di 250.000€.
Le difficoltà date da queste condizioni continuano ad essere evidenti anche nella gestione delle pratiche edilizie, aumentate notevolmente grazie al Superbonus 110%; nonostante il governo abbia inserito nel recente decreto misure specifiche per semplificare le richieste ai comuni, la mancanza di personale negli uffici e la temporanea scomparsa della C.Q.A.P. non mettono certamente il Comune di Ferrara nelle condizioni di dare le corrette risposte alle richieste dei cittadini. Siamo sempre più preoccupati per la ripresa economica del nostro territorio.
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