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Il 19 marzo 2022 nel Comune di San Godenzo (Firenze) si è svolta un’importante iniziativa per affermare una volta ancora che i Crinali di Monte Giogo di Villore nel Mugello non sono luoghi idonei alla costruzione di un impianto industriale di pale eoliche alte 169 metri, con apertura di strade larghe dai quattro ai dieci metri, cantieri, basi di cemento grandi come campi di calcio.

I territori dei crinali sono contigui al prestigioso Parco Nazionale Foreste Casentinesi che ha ricevuto premio nella Green list dei tre luoghi meglio conservati in Italia, di conseguenza costituiscono corridoi ecologici per la fauna del Parco, rotte migratorie, aree a speciale conservazione, protezione, denominate Natura 2000 per la varietà di ecosistemi fragili e preziosi e per la ricchezza della biodiversità della flora e della fauna.

Un indicatore inconfutabile dell’ottima conservazione dell’habitat naturale di questi territori è dato dal ritorno dell’aquila reale veleggiatrice a rischio di estinzione che correrebbe gravi pericoli di vita in presenza degli aerogeneratori, come dimostra la letteratura scientifica in merito.

I Crinali sono interessati a un’ampia e famosa sentieristica appenninica che ha visto unirsi, nell’organizzazione della Camminata aperta a tutti sui luoghi dove si vorrebbe fare l’impianto, il CAI della Toscana e il CAI dell’Emilia Romagna. I camminatori hanno potuto ammirare l’unica e introvabile bellezza naturale e paesaggistica dei luoghi con i loro richiami culturali e poetici a Dino Campana e ai noti Canti danteschi della Divina Commedia, immergendosi in un santuario naturale e spirituale che verrebbe irrimediabilmente profanato e compromesso per le generazioni future.

Nel pomeriggio le realtà territoriali contadine, produttive e culturali della cittadinanza partecipata hanno organizzato banchi, merenda in compagnia, musica con gruppi locali e tanti interessanti interventi con esponenti di associazioni, amministratori ed esperti del territorio e dell’ambiente.

L’estrema fragilità dei luoghi, classificata P4 per il rischio idrogeologico e la criticità sismica trovano conferma nelle scosse di terremoto verificatesi nel pomeriggio del 23 marzo (alle ore 17.45, magnitudo 2.1), con epicentro nel Comune di San Godenzo a nove chilometri di profondità.

Dato il raro valore dei luoghi, la Sovrintendenza e il Parco si sono espressi in modo contrario all’intervento di impianto industriale eolico che inizierebbe con sette pale e poi proseguirebbe quasi certamente sui crinali dell’Appennino tosco-emiliano. Anche diverse Associazioni ambientaliste e Comitati di cittadini hanno deciso di ricorrere al TAR per proteggere e difendere questi luoghi unici e non reperibili altrove.

Per mettere a conoscenza la popolazione della situazione in atto verrà organizzata nel Comune di Dicomano, Firenze, una Tavola Rotonda il 2 aprile alle ore 15 al Teatro in via Mazzini 49 con la partecipazione di enti, associazioni, amministratori, esperti del territorio e personalità della cultura alla quale è invitata tutta la cittadinanza.

Sul tema degli impianti industriali eolici e  fotovoltaici vedi anche l’articolo di Marina Carli Energie rinnovabili: la grande illusione verde

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Fabrizia Jezzi



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