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Successo per le iniziative di Cia Ferrara a Expo

Articolo pubblicato il 20 Settembre 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio stampa Cia Ferrara

Numeroso il pubblico di Expo che ha degustato le produzioni tipiche del territorio. E da Expo Cia lancia il progetto del Biodistretto del Delta.

Tutti pazzi per la coppia ferrarese, le pere, le carote, la Salamina e i molti prodotti che sono stati presentati e offerti nello spazio di Cia Ferrara a Expo. Grande successo anche per il cooking show durante il quale Emma Bolognesi di Donne in Campo ha mostrato come si fa la sfoglia al mattarello e la vera, autentica, pasta all’uovo ferrarese. Questo per la gioia del pubblico italiano e per i molti visitatori stranieri che hanno degustato le produzioni tipiche – offerti dai partner forno Lodi Mauro di Porotto, Maestri Mauro, Silvia Cavicchi e Coop Casa Mesola – e hanno potuto portarsi a casa un po’ di Ferrara, grazie all’iniziativa AgriPicnic.

Expo è stata anche la piattaforma ideale non solo per ribadire l’importanza del valore del suolo e della terra, del lavoro agricolo e di tipicità e qualità produttiva ma per lanciare il nuovo e importante progetto messo in campo da Cia Ferrara: il Biodistretto del Delta. «L’idea – spiega Stefano Calderoni, presidente provinciale dell’associazione – é quella di creare un distretto del biologico nel territorio del Delta, una zona a forte vocazione agricola con un patrimonio di biodiversità unico, tanto da aver ottenuto il Mab Unesco e diventando quindi una Riserva della Biosfera. Un distretto, dunque, che deve coniugare e mettere a ‘sistema’: agricoltura, enogastronomia, ristorazione e turismo. Un progetto che nasce ora e che vorremmo coinvolgesse altri soggetti come il Parco del Delta, gli amministratori di cittadine come Comacchio, Mesola, Goro e i Gal, uniti per avere nelle terre del Delta un distretto bio d’eccellenza, che porti un rilancio dell’economia agricola e turistica».

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani