Successo per la chiusura delle celebrazioni del centenario della Prima Guerra mondiale con “Un cuore più grande della guerra”
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da: ufficio stampa Comune di Comacchio
I canti degli alpini evocano ricordi struggenti della Grande Guerra, quella combattuta in trincea, quella dei “ragazzi del ’99” e di tantissimi giovani connazionali chiamati a combattere al fronte. La guerra raccontata nei canti alpini interpretati domenica sera a Palazzo Bellini dal coro alpino “La Biele stele” di Bologna è quella della quotidianità, dell’amore verso la propria terra, verso la famiglia, verso la casa e la patria. Il centro Culturale “L’Umana Avventura” ed il coro “La biele stele” di Bologna hanno fatto centro promuovendo la serata dal tema “Un cuore più grande della guerra”, riuscendo nell’intento di attualizzare, attraverso i canti alpini ed i racconti ad essi intercalati, un amore che è stato alla base della disperata e dura resistenza di quei giovani valorosi, sino all’estremo sacrificio. Il pubblico ha apprezzato tanto la qualità dell’esecuzione, quanto la passione che il coro ha infuso in tutti i brani tra i quali “Monte Canino”, “Il testamento del capitano”, “Signore delle cime”, “Ta-pum”, “Ai preàt” e la bellissima “Benia calastoria”. Il coro bolognese è formato interamente da giovani universitari, non musicisti di professione, tutti accomunati dalla passione per il canto. Davanti all’interrogativo, come sia possibile che i giovani si possano appassionare ai cori degli alpini di cento anni fa, gente che ha combattuto nella grande guerra, ha risposto il curatore del Centro Culturale L’Umana Avventura, Marco Romeo. L’unica spiegazione possibile è che quando una cosa è vera, corrisponde al cuore dell’uomo a prescindere dall’epoca e dal luogo in cui egli è vissuto e del resto occorre solo riconoscere quell’accento di verità che sta in tutte le cose.
Nell’occasione sono state raccolte offerte libere pro associazione AVSI (associazione Volontari per il servizio internazionale). L’Amministrazione Comunale ringrazia tutti i protagonisti di questa riuscita iniziativa, con la quale si è chiuso l’anno di celebrazioni dedicate al centenario della Prima Guerra Mondiale.
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