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Da Organizzatori

Mercoledì 12 luglio 2017 e’ stato presentato a IBS+LIBRACCIO in anteprima assoluta e nell’ambito della Rassegna AUTORI A CORTE il libro NON ABBIAMO TENUTO CONTO DEGLI ZOMBIE scritto da Leonardo Veronesi e Giorgia Pizzirani edito dalla casa editrice La Carmelina. Grande successo di pubblico che gremiva la sala per una presentazione divertente e molto originale. Incalzati dalle domande mai scontate del noto condutture radiofonico Paolo De Grandis i due autori hanno parlato del libro raccontando le motivazioni che hanno portato alla pubblicazione di questo progetto. De Grandis con grande intelligenza ha cercato di incuriosire il pubblico senza raccontare trame ma spingendo i due autori a raccontare se stessi senza maschere e filtri. Il volume nasce dall’incontro tra il musicista Leonardo Veronesi e la scrittrice Giorgia Pizzirani. Partendo dal recente album di Leonardo Veronesi “Non hai tenuto conto degli zombie”, il raccontarsi di Leonardo, vita e carriera artistica, si intreccia con i racconti surreali, ispirati ai testi delle canzoni, che Giorgia crea esplorando se e gli altri con occhi attenti e indagatori. Il libro, impreziosito dalla prefazione dello scrittore pop underground Gianluca Morozzi si completa con i testi integrali dei brani citati nella narrazione e le testimonianze di musicisti e scrittori amici e estimatori dei due autori (Manuel Maverna – Music Map; Marco Dondarini e Davide Dalfiume – Comici di Zelig; Paolo De Grandis – Conduttore radiofonico e scrittore; Stefano Bottoni – Ideatore di Buskers Festival; Patrizia Benetti – Scrittrice noir; Silvia Bottoni – performer e coreografa).

“NON ABBIAMO TENUTO CONTO DEGLI ZOMBIE “è risultato un dialogo a due voci anche nella presentazione. Leonardo Veronesi ha scritto e raccontato frammenti di vita e aneddoti che hanno portato alla creazione dei brani da lui composti che Giorgia Pizzirani ha scelto per trasformarli in racconti. Idealmente si è partiti dall’ultimo album di Veronesi per sviluppare il progetto in ogni direzione possibile e anche il libro come l’album vede al centro il concetto di “Zombie” percepito fuori e dentro di noi. Si e’ dibattuto sul concetto di Zombie con grande ironia perché tutti noi rischiamo di diventare Zombie ogni volta che usiamo male la nostra capacità di comprendere il mondo. Però esiste un antidoto: l’autocritica e la comprensione degli eventi senza utilizzare preconcetti. Zombie inteso come mostro oppure come condizione mentale. Il rischio contagio è davvero notevole: ognuno di noi se non apre la sua mente agli altri potrebbe trasformarsi in Zombie perché non occorre avere le sembianze tipiche iconoclastiche della cinematografia classica horror per essere uno Zombie, basta sentirsi tale!

Veronesi, alla sua prima prova letteraria si e’ definito “una specie di di Forrest Gump che seduto sulla panchina della fermata del tram dei desideri racconta se stesso condividendo riflessioni che hanno portato appunto alla scrittura di alcune delle canzoni pubblicate dal 2008 ad oggi”.

In parallelo la Pizzirani ha parlato di racconti che trattano di normali e diversi, ma ciascuno dei lettori può scegliere chi è; chi tra i personaggi fa parte di uno schieramento e chi dell’altro non è dato saperlo dall’alto. Lo Zombie, nessuno ci dirà chi è realmente: se è quello diverso e originale, o se è quello che fa quello che fanno tutti gli altri, proprio perché forte del fatto che lo fanno tutti gli-altri.

Un libro interattivo che come hanno spiegato autori e moderatore coinvolgerà anche il lettore fin dalle prime pagine sia attraverso la richiesta di esperienze simili che saranno raccolte e pubblicate in un “sequel” sia per la possibilità di scaricare gratuitamente per chi acquista il libro la musica di Veronesi dal suo sito con una password che sarà indicata nel libro. Musica creata appositamente per chi leggerà il libro che aiuta a costruire un mondo in cui lasciar entrare le parole e musica tratta dal suo repertorio live. Musica molto bella che faceva da sottofondo alle letture di parti del libro eseguite magistralmente da Gianantonio Martinoni e Francesca Fava. Il libro quindi e’ apparso come un incrocio di pensieri che partono da una sensibilità comune: Giorgia si e’ lasciata trasportare dalle canzoni per dare spazio alla fantasia mentre Leonardo ha usato una scrittura diversa da quella che utilizza per comporre e si è messo a nudo con autenticità attraversando passato presente e futuro .

Un libro molto particolare, ricco di spunti che passano dal reale al fantastico senza confini netti, un libro che instaura un dialogo immediato con il lettore e alla fine si conclude con un appello: “Adesso è il tuo momento, caro lettore che sei arrivato alla fine di questo libro. Ti lasciamo un foglio bianco a disposizione e, se le nostre parole ti hanno stimolato e risvegliato ricordi, potrai scrivere qualcosa di tuo e tenere solo per te i tuoi pensieri, riappropriarti di quella privacy ormai cancellata dalla schiavitù ai social dove si comunica tutto ciò che succede ancora prima che accada mescolando spesso realtà e finzione. Ritroverai il gusto di scrivere con la penna senza tastiera e senza il filtro asettico di uno schermo. Se però vorrai, potrai partecipare ad un progetto: scrivi parole, riflessioni, considerazioni, o magari un racconto sul tuo rapporto con gli Zombie, con le tue paure, con l’Imprevisto, sugli accadimenti che sovvertono i nostri equilibri e invia al nostro indirizzo di posta elettronica con i tuoi dati di riferimento. Le storie più significative che riceveremo saranno raccolte in una nuova pubblicazione, che diventerà il seguito di questo libro.”

Ogni tanto gli spettatori erano deliziati da esilaranti spot pubblicitari creati per l’occasione dal regista Marco Lui. Una presentazione davvero coinvolgente e interattiva che spinge ancor di più alla lettura

di questa opera prima!

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