Stranezze dal Giappone: c’è una bicicletta Bianchi in strada
Tempo di lettura: < 1 minuto
Tutte le cose hanno una memoria. Noi la riconosciamo e l’interpretiamo. Così Remo Bodei si affianca all’idea giapponese del valore delle cose. Non è un valore puramente economico, ma principalmente personale. La scelta di una cosa è dettata dalla nostra memoria culturale, da significati estetici e tecnici. Considerando che la scelta delle cose è riflesso della nostra personalità, le cose acquisiscono valore personale. Se c’è rispetto per la persona, c’è anche rispetto per le sue cose.
Fuori dalla vetrina di una pasticceria giapponese a Tokyo vedo una straordinaria bicicletta Bianchi. Alta tecnologia su due ruote, telaio speciale, di un bel mite azzurro tradizionale. C’è anche la borraccia, forse la stessa che nel 1952 si stavano scambiano Coppi e Bartali nella famosa tappa Losanna-Alpe d’Huez, sul passo del Galibier, del Tour de France.
Tutti le passano davanti, tutti forse l’ammirano, ma nessuno la tocca.
Perché mi deve sembrare strano?
Leggi anche:
Stranezze del Giappone: antica tradizione e moda occidentale a braccetto
Sostieni periscopio!
Davide Bassi
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it