STRADA RAVENNA-VENEZIA:
una proposta devastante per l’ambiente
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da: Legambiente Delta Po
A seguito della notizia diffusa dal Sig. Giannantonio Mingozzi che l’assessore regionale E-R alle infrastrutture e trasporti, Andrea Corsini si impegnerà alla realizzazione di una nuova strada per collegare Ravenna a Venezia e chiederà all’Anas di progettare un nuovo percorso che attraverserebbe la valle bonificata del Mezzano, interveniamo per contrastare e informare che l’ipotesi di studio sarebbe un grave danno economico oltre a stabilire le basi per creare un danno alla biodiversità in un’area tutelata.
Sono anni che Legambiente e gli ambientalisti dicono no! ad un nuovo sviluppo su gomma del traffico tra la Regione E-R ed il Veneto. Diversamente chiediamo un collegamento ferroviario tra Ravenna e Mestre per facilitare il trasporto delle merci. Una nuova strada peggiorerebbe la salute di migliaia di cittadini obbligati a respirare polveri sottili cancerogene e stanchi di essere testimoni di incidenti mortali nelle strade del Delta del Po.
Dispiace constatare che la visione regionale prevede un futuro ancora caratterizzato dall’inquinamento, infrastrutture stradali, produttrici di emissioni CO2.
Vi chiediamo di ascoltare l’urlo che proviene dal movimento di Greta Thunberg, Fridays for Future. Chiediamo il rispetto degli accordi per ridurre le emissioni CO2. La conferenza e il conseguente accordo sul clima di Parigi non può essere stata una semplice passeggiata per i campi Elisi, per poi ritornare tale e quali e continuare a fare progetti come se nulla fosse accaduto.
Come è possibile prevedere 850 milioni di investimenti infrastrutturali per una nuova strada che consuma territorio pregiato ? Una strada che diventerebbe una muraglia per dividere una area Sic-Zps, un sito habitat Natura 2000 ? Stiamo parlando di una zona di Protezione Speciale concordata con la Comunità Europea e la regione E-R ed affidata all’ente Parco Delta del Po. per la sua cura, tutela e valorizzazione.
Cari amministratori pensate a salvaguardare l’ambiente invece di individuare le forme come devastarlo.
Marino Rizzati , Presidente del circolo legambiente Delta del Po
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