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Stop alla plastica nei fiumi e in Adriatico, in campo l’Agenzia regionale di Protezione civile.

Articolo pubblicato il 3 Dicembre 2020, Scritto da REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Tempo di lettura: 2 minuti


Ambiente. Stop alla plastica nei fiumi e in Adriatico, in campo l’Agenzia regionale di Protezione civile. L’assessore Priolo: “Un tassello del più ampio piano che punta alla costruzione di un’economia sempre più circolare e all’insegna della sostenibilità”

La Regione ha stanziato un milione di euro per la realizzazione del programma di interventi. I tempi e le modalità di attuazione. Insediata la Cabina di regia della Strategia regionale PlasticFreeER

Bologna – Via la plastica dai fiumi per salvaguardare la salute del mare Adriatico. É una delle 15 azioni del piano regionale PlasticFreeER, uno dei punti qualificanti del programma di legislatura della Giunta di Viale Aldo Moro per ridurre la dispersione e l’impatto della plastica usa e getta sull’ambiente, che troverà presto attuazione grazie all’intervento dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.

Obiettivi e modalità di realizzazione dell’intervento sono indicati nella delibera con la quale la Giunta regionale ha trasferito all’Agenzia le risorse finanziarie per l’avvio del progetto. Si tratta di un finanziamento di un milione di euro, fondi che dovranno essere utilizzati prioritariamente in due direzioni: la pulizia e il recupero dei rifiuti di plastica abbandonati negli alvei e lungo le sponde dei corsi d’acqua; l’installazione di barriere o altri dispositivi mobili – in gergo tecnico, anti marine-litter -, per intercettare i rifiuti galleggianti prima che finiscano in mare.

Non a caso l’attuazione del piano riguarderà soprattutto i fiumi di competenza regionale in prossimità della costa adriatica e del Delta del Po, in modo da ridurre al minimo la dispersione dei rifiuti di plastica nell’ambiente marino.

“La pulizia dei fiumi dai rifiuti di plastica- sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo- rientra nella strategia regionale PlasticFree. Un tassello di un piano molto ampio che tocca tanti aspetti del vivere quotidiano, a partire dalla progressiva sostituzione degli oggetti di plastica monouso come bottigliette e bicchieri negli uffici pubblici, nei bar e nelle mense. Il tutto sarà accompagnato da campagne di educazione rivolte ai cittadini, per contribuire all’affermazione di una maggiore sensibilità rispetto a questi temi e alla costruzione di un’economia sempre più circolare e all’insegna della sostenibilità ambientale”.

Proprio nei giorni scorsi si è insediata la cabina di regia regionale che ha il compito di valutare la validità dei progetti e di coordinare gli interventi. Un organismo di cui fanno parte, oltre a diversi assessorati regionali, i rappresentanti di enti pubblici, sindacati, associazioni imprenditoriali, mondo della ricerca e dell’Università.

L’Agenzia regionale per la sicurezza e la protezione civile dovrà ora predisporre un piano degli interventi per la rimozione di rifiuti di plastica dai corsi d’acque.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani