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Stasera, sabato 11 luglio, torna la Art Rock Night per il Racket Festival

Articolo pubblicato il 11 Luglio 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: organizzatori

Sembrano passati pochi mesi, eppure è passato quasi un anno da quella notte di inizio agosto dello scorso anno quando Palazzo della Racchetta si animò della musica della Art Rock Night.
Ben sei tra band e cantautori si diedero il cambio negli spazi del grande palazzo medievale di Via Vaspergolo a Ferrara in un autentico bagno di folla, per una nottata di musica originale e straordinaria.
Fu un vero successo.
Quest’anno, sabato 11 luglio, si replica grazie all’edizione 2015 del Racket Festival che vedrà alternarsi attraverso i tre piani e i vari spazi di Palazzo della Racchetta (Via Vaspergolo 6) ben otto diverse formazioni tra cantautori e band, tra rock e blues, tra sperimentazioni psichedeliche e classiche ballate, tra chitarre e tastiere, armoniche e ukulele, tra lunghe composizioni ipnotiche e incalzanti sferzate di energia in pillole rock, con testi in italiano e in inglese, tra poesia e protesta, contenuti intimisti e ironia scanzonata e dissacrante. Il tutto, rigorosamente, all’insegna del “No covers all originals”.
Tutti i pezzi presentati, infatti, saranno brani originali.
Un valore aggiunto importantissimo.
Con sei graditissimi ritorni – sei cantautori o formazioni già protagoniste delle prime nove serate del Festival- e due formazioni al debutto in questa edizione del Racket Festival 2015.
E con un ospite internazionale come Daniel Vezoja già applaudito con Enrico Cipollini nella serata inaugurale.
Queste le formazioni protagoniste della serata: Del movimento dei cieli (Friedrich Canè e Giacomo Marighelli), Rain Dogs in the Fog, Paolo Bertelli / Enrico Testi, Leonardo Veronesi, LoboLoto (Alice Lobo), Andrea Cera (Big Kahuna), Enrico Cipollini, Daniel Vezoja.
Una vera e propria maratona rock che, a partire dalle 21.30, coinvolgerà il pubblico in una nottata di musica tra le migliori del nostro territorio.
Contemporaneamente si potranno visitare le sei mostre allestite nei saloni di Palazzo della Racchetta, per una commistione tra arti che non ha di certo eguali.

Inizio ore 21.30. Ingresso con tessera.

(in foto: Enrico Cipollini)

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani