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Stanziati un milione mezzo di Euro dalla Regione. Zappaterra (PD) ‘Credito più facile per le aziende agricole. Priorità per imprese condotte da giovani’

Articolo pubblicato il 13 Agosto 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio stampa Partito Democratico Emilia-Romagna

‘L’iniziativa della Giunta regionale di stanziare un milione e mezzo di euro per il credito agevolato, è un segnale concreto di sostegno ai nostri agricoltori’.

La consigliera Marcella Zappaterra (PD) plaude all’iniziativa dell’Assessore regionale Simona Caselli che ha promosso lo stanziamento di un milione e mezzo di euro per abbattere il costo del denaro per il credito di conduzione fino a 1,25 punti percentuali, rispetto ai tassi applicati normalmente dalle banche.

‘Il sostegno al credito per gli agricoltori è fondamentale e la priorità che si intende dare per le aziende di imprenditori under 40 vuole incentivare la scelta di tanti giovani che hanno ripreso a vedere l’agricoltura come una opportunità di lavoro’ – sottolinea la consigliera regionale.

Tutte le imprese agricole senza distinzioni tra settori di produzione potranno presentare domanda al proprio Istituto di credito e all’organismo di garanzia di appartenenza fino al prossimo 2 ottobre per il tramite degli Agrifidi, gli organismi di garanzia che operano in agricoltura. Gli Agrifidi provvedono direttamente all’istruttoria dell’istanza, alla concessione e alla liquidazione del contributo usando le risorse della Regione. I prestiti, a breve termine e con durata fino a 12 mesi, coprono le spese che l’imprenditore deve anticipare per il completamento del ciclo produttivo-colturale, fino alla vendita dei prodotti.

‘Un aiuto importante – sottolinea la Zappaterra – che vuole incentivare lo straordinario dinamismo con cui in questi anni difficili le imprese agricole emiliano-romagnole hanno cercato di resistere alla crisi. Siamo convinti che nella nostra Regione l’agricoltura, l’agroindustria e l’agroalimentare, tanto più in questo momento di difficoltà, possano rappresentare un volano di sviluppo per tutto il territorio regionale”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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PAESE REALE
di Piermaria Romani