Da: HERA.
Lo spreco alimentare in Italia è stimato per un valore di circa 10 miliardi, in calo rispetto al 2019 ma ancora troppo elevato: in occasione della giornata nazionale contro gli sprechi alimentari ecco qualche utile consiglio per ridurli, fino ad evitarli. In caso di necessità ricordarsi di conferirli correttamente nel rifiuto organico per produrre compost di qualità e biometano
In Italia ancora elevati gli sprechi di cibo
Circa 10 miliardi euro: è questo il controvalore dello spreco alimentare in Italia nel 2020, secondo quanto emerge dal Rapporto Waste Watcher di Last Minute Market/Swg 2020 diffuso in questi giorni in occasione della giornata nazionale contro gli sprechi di cibo.
Nonostante sia in calo di circa il 25% rispetto al 2019, il valore degli sprechi alimentari in Italia – che solo in una piccola parte deriva dalla filiera della produzione/distribuzione – è ancora troppo alto.
Per questo, dal 2009 il Gruppo Hera porta avanti il progetto “Cibo Amico” grazie al quale vengono recuperati i pasti preparati ma non consumati nelle 5 mense dell’azienda, a favore di 5 onlus del territorio che assistono 110 persone.
Per dare una dimensione dell’impatto che Cibo Amico ha sul territorio, ricordiamo che grazie a questo progetto, solo nel primo semestre 2019 Hera ha recuperato oltre 5.000 pasti, corrispondenti a un valore di oltre 22 mila euro.
Cifre che si moltiplicano se a si prende in considerazione l’intera durata del progetto: dal 2009 i pasti recuperati sono oltre 100mila, con sprechi evitati per più di 400mila euro. A questi vantaggi si devono aggiungere anche quelli derivanti dalla minore produzione di rifiuti, con un risparmio di 50 tonnellate totali (5,7 solo nel 2017), pari a un centinaio di cassonetti colmi.
Anche la mensa aziendale di Ferrara dà il suo contributo a questa iniziativa e sempre nel primo semestre del 2019 ha donato mille pasti – pari a 400 kg di prodotti alimentari –all’Associazione Viale K, pasti che poi sono stati distribuiti presso la Casa delle Donne, Casa Mambro e la Mensa dei Poveri di via Gaetano Pesci.
La parte residua di rifiuti organici o di scarti di cucina, che va sempre messa negli appositi contenitori, contribuisce comunque alla salute del pianeta: nel 2018 Hera ha raccolto 69 kg di rifiuti organici per abitante, il 92% dei quali sono stati recuperati. Ad esempio, nel nuovo impianto di produzione di biometano di Sant’Agata Bolognese, inaugurato nel 2018 e costato 30 milioni di euro: qui grazie a scarti di cucina, avanzi di cibo, sfalci e residui organici si produrranno ogni anno 7,5 milioni di metri cubi di biometano, un combustibile completamente rinnovabile che consentirà di evitare l’utilizzo di oltre 6.000 tonnellate di petrolio all’anno oltre a 20.000 tonnellate di compost.
Consigli pratici su come ridurre gli sprechi alimentari
Se però la raccolta differenziata permette di dare nuova vita ai rifiuti, è importate prima di tutto cercare di ridurli: in occasione della giornata nazionale contro gli sprechi alimentari, ecco alcuni pratici consigli per ridurli o addirittura evitarli a partire dalle proprie abitudini quotidiane:
• usare la doggy bag, il sacchetto che ci si porta da casa o che si chiede al ristorante per conservare gli avanzi;
• comprare solo il cibo essenziale, pianificando i pasti della settimana;
• controllare sempre le date di scadenza al momento dell’acquisto;
• se possibile, è preferibile acquistare gli alimenti direttamente dal produttore per evitare gli sprechi dovuti alle lunghe filiere;
• donare i prodotti che non vengono consumati alle associazioni locali che sostengono le strutture caritative.
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HERA
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