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La sella della bicicletta, a Ferrara, può diventare un’insolita poltrona per assistere a uno spettacolo. È infatti una rappresentazione itinerante all’aperto quella che andrà in scena a Ferrara con il titolo “Sotto i lampioni di Ferrara (smetteremo poi questa operazione commerciale di guardarci dentro e guardarci attorno)” e viene proposta dal festival “Totem scene urbane” per tre serate di seguito, da venerdì 18 a domenica 20 settembre 2020 con appuntamento alle 21.30 in piazza Travaglio per arrivare fino alla darsena che costeggia il Po di Volano. Il percorso – ha raccontato il regista e autore Marco Intraia – è incentrato sulle tracce di un amore tramontato e di quel che ne è rimasto. “La mia ragazza mi mandava dei messaggi che evocavano pensieri e cose. Dopo che ci siamo lasciati, ho scoperto che quelle frasi in realtà erano brani delle canzoni di Vasco Brondi, che lui cantava con il progetto de Le Luci della centrale elettrica”.
Da lì è partita la ricerca e la scoperta di una dimensione sconosciuta, della città e della musica (e forse anche della ragazza che se ne è andata via). Progetto site specific vincitore del bando per residenza artistica ‘I notturni delle Città’ promosso da Teatro Nucleo, la trama di questo viaggio materiale e mentale è ispirata alla poesia del cantautore indie rock Vasco Brondi, che a Ferrara ci è cresciuto e tra un tour e l’altro ancora viene nella sua casa familiare, e crea una specie di mitologia fuori dagli schemi. Lo spettacolo – spiegano gli organizzatori – mette infatti insieme architetture e urbanistica della città con i pensieri di chi ci vive e si compone anche di testi originali ispirati dalle interviste a concittadini su temi come l’amore, il lavoro e la provincia. Un percorso tutto da sperimentare per viverne senso e suggestioni, facendo tappa in alcune aree della città che restano fuori dall’immaginario turistico classico e dove luoghi o dettagli apparentemente ordinari vengono esaltati da una poeticità scarna e malinconica, che avvolge di emozione il tessuto urbano e la quotidianità contemporanea.
Un’occasione per immergersi in una visione alternativa e un po’ periferica, dove anche il bagliore dei fari del polo chimico può evocare i sogni di un ragazzo di periferia alla ricerca di qualcosa di grande e metropolitano.
Per info e prenotazioni: sito web www.totemsceneurbane.it, email totemsceneurbane@gmail.com e whatsapp cell. 348 965 5709.

Lo spettacolo fa parte della rassegna “Totem Scene Urbane” organizzata da Teatro Nucleo con il supporto di MiBACT e Regione Emilia-Romagna e con il Patrocinio di Comune di Ferrara in collaborazione con Festival dei Diritti Ferrara, Residenze Artistiche, CSV Terre Estensi Ferrara, Community Lab, Comitato Vivere Insieme Pontelagoscuro.
La formula di partecipazione non prevede un biglietto di ingresso ma offerta libera. È necessaria la prenotazione, nel rispetto delle normative anticovid, scrivendo alla mail . In alternativa, ci si potrà registrare direttamente al desk dedicato all’accoglienza del Festival (c/o Teatro Julio Cortàzar, via Ricostruzione 40, Pontelagoscuro di Ferrara) o in piazza Travaglio prima dell’avvio dello spettacolo itinerante fino a esaurimento dei posti disponibili.

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Giorgia Mazzotti

Da sempre attenta al rapporto tra parola e immagine, è giornalista professionista. Laurea in Lettere e filosofia e Accademia di belle arti, è autrice di “Breviario della coppia” (Corraini, MN 1996), “Tazio Nuvolari. Luoghi e dimore” (Ogni Uomo è Tutti Gli Uomini, BO 2012) e del contributo su “La comunicazione, la stampa e l’editoria” in “Arte contemporanea a Ferrara” sull’attività espositiva di Palazzo dei Diamanti 1963-1993 (collana Studi Umanistici UniFe, Mimesis, MI 2017). Ha curato mostra e catalogo “Gian Pietro Testa, il giornalista che amava dipingere”.


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