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Sottosegretario all’ambiente, on. Silvia Velo: “bonifica dei sin, unica strada possibile”

Articolo pubblicato il 24 Settembre 2015, Scritto da FERRARA FIERE CONGRESSI

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio stampa Ferrara Fiere Congressi

La bonifica dei SIN come opportunità di sviluppo ambientale, sociale ed economico dei territori è già una realtà ed è anche l’ unica prospettiva possibile.

Si è espressa così l’ on. Silvia Velo, Sottosegretario al Ministero dell’ Ambiente, intervenendo poco fa a RemTech Expo, il più importante evento in Italia sulla tutela del territorio (Fiera di Ferrara, fino a domani). Abbiamo 39 + 1 SIN in Italia e sono tutte aree industriali in parte ancora attive, in parte dismesse. Dalla bonifica di queste aree, ha proseguito l’ on. Velo, passa non solo la salute ambientale e quella dei cittadini, ma anche, in molti casi,la possibilità di re-industrializzare quelle aree. Quelle che oggi sono dismesse e inutilizzabili, con le bonifiche possono essere restituite a usi produttivi e industriali. Spesso si tratta di aree retro-portuali, quindi collocate in una posizione logistica favorevole all’ insediamento di imprese produttive; in altri casi, la bonifica avviene ancor meglio, perché l’ attività imprenditoriale e industriale rimane attiva, e Taranto ne è l’ esempio più eclatante.
Io vengo da Piombino, un’ area siderurgica che ha attraversato una profonda crisi. Ne stiamo uscendo, ma lì l’ individuazione di un investitore, di un partner industriale è passata anche attraverso la messa a disposizione di risorse pubbliche per le bonifiche e di norme che rendono più certe le responsabilità del privato, che identificano i soggetti responsabili a carico dei quali ci sono il danno e il ripristino ambientale, e che sgravano il cosiddetto privato incolpevole, dando così più serenità
a chi poi vuole investire. Quindi, ha concluso il Sottosegretario, non antitesi tra bonifiche e industria, ma anzi un legame che deve essere proficuo e che nell’ ultimo anno e mezzo abbiamo cercato di rendere più semplice, più efficiente e più trasparente.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani