di Lorenzo Bissi
Dopo gli esiti delle presidenziali degli Stati Uniti d’America, sono molti quelli che pensano che la democrazia sia morta. Il risultato è considerato da tutti inaspettato, ha stupito l’opinione pubblica, anche se probabilmente non ci saranno enormi sconvolgimenti politici ed economici a livello mondiale.
Il merito di Trump, gli va riconosciuto, è stato quello di riuscire a raccogliere i voti della parte di popolazione che non si sente più rappresentata dalla politica tradizionale, quella fetta di cittadini che si chiede quale sia veramente il potere che ha in mano. L’8 novembre 2016 hanno vinto gli (in)consapevoli.
Per ora non ci resta che vedere Donald Trump all’opera, sperando che questo grande “scossone”, come alcuni lo hanno definito, possa far rinascere nella nostra vecchia Europa una rinnovata voglia di scendere in campo per ridare vita ai suoi organi governativi che ora come ora sono così pieni di politicanti senza ideali da risultare vuoti.
Prima che altri avvenimenti di cui non si può prevedere la portata accadano, forse sarebbe necessario ripensare alla democrazia che vogliamo.
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Redazione di Periscopio
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