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di Federica Mammina

Noi siamo il frutto di centinaia, migliaia di anni di evoluzione, di indagine, introspezione e speculazione. La scienza, l’arte, la letteratura, e tanti, tantissimi altri ambiti, ci testimoniano un percorso in cui l’uomo ha sentito costantemente la necessità di superarsi, di migliorarsi, di raggiungere vette sempre più alte. È questo il progresso.
Certe situazioni però, confesso, mi fanno temere che ci sia un grave rischio di regresso della specie umana. Ne è un esempio quella immortalata nella foto che recentemente ha fatto il giro del web. Un soggetto, che fatico molto a chiamare uomo, si è immortalato sorridente sui binari di una stazione ferroviaria con alle spalle una donna a terra, soccorsa perché investita da un treno. Donna alla quale poi è stata amputata la gamba.
Una scena ed una foto che non hanno bisogno di commenti.
Lo so, nel mondo esistono gli ignoranti, i cattivi e gli insensibili. Esistono le persone e le cose peggiori. E la realtà, è proprio vero, supera la fantasia.
Ma anche se lo so, non smetto di stupirmi: perché non stupirsi vuol dire abituarsi, ed abituarsi vuol dire non combattere più ciò che è sbagliato.
Per cui io guardo, mi stupisco, mi arrabbio, mi ribello e combatto. E così, lo spero, progredisco.

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Redazione di Periscopio



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