Soppressioni, ritardi e disagi sulla tratta Portomaggiore-Bologna
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Da: Gruppo Lega Nord Emilia-Romagna
Alan Fabbri (LN): «Il PD si metta d’accordo con se stesso, invece du inscenare inutili manfrine, e risolva una volta per tutte il problema dei pendolari»
«Il Partito Democratico, che amministra tutti i comuni della zona e nomina i vertici di Fer e Tper, si metta d’accordo con se stesso. Risolvendo una volta per tutti i numerosi disagi che ci segnalano ogni giorno utenti e pendolari della linea Portomaggiore-Bologna.» Fa sentire nuovamente la sua voce, il capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, a fronte dell’ennesimo caso di ritardo (patologico?) sulla linea che collega Portomaggiore con Bologna. Cinque i treni soppressi, dall’inizio dell’anno, per la precisione, sulla tratta in questione. La quale ha fatto registrare nei giorni scorsi gli ennesimi ritardi, cui sono stati costretti studenti e lavoratori, senza contare che Tper ha dovuto organizzare in fretta e furia quattro corse sostitutive, attraverso autobus, per fronteggiare l’emergenza sul tratto Dogato-Portomaggiore. «Una situazione inaccettabile – dice Fabbri – che ormai i cittadini pagano quotidianamente, senza sapere se riusciranno ad arrivare in tempo a scuola o al lavoro. Tra treni soppressi all’ultimo momento, malfunzionamenti vari e ritardi. In questo senso – sottolinea Alan Fabbri – sono stucchevoli e vuote le proteste dei sindaci di Argenta e Portomaggiore, che sono esponenti del Pd. Esattamente come i vertici delle aziende dei trasporti regionali, nominati dal Partito Democratico. A questo punto, è ora di finirla con questo rimpallo di responsabilità, dando finalmente risposte concrete ai tanti cittadini che continuano da troppi mesi a lamentare un disservizio.»
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