“Sogni. 11 + 1 esercizi teatrali sui personaggi di William Shakespeare”
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da: Direttore del Centro Teatro Universitario
Sabato 9 Luglio 2016, alle ore 21.30, presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara via Savonarola 19 (ingresso su prenotazione), si conclude il laboratorio 2015-16 “Linguaggi del teatro e dell’attore” con la presentazione dello studio “Sogni. 11+1 esercizi teatrali sui personaggi di William Shakespeare”, diretto da Michalis Traitsis.
Uno dei paradigmi del teatro è il lavoro sul personaggio, meglio sarebbe dire sui personaggi, con cui, di improvvisazione in improvvisazione, ci si trova a confronto.
Personaggi a volte amati, per desiderio o somiglianze, a volte odiati, per dissonanze o specchi. Personaggi che ci spingono, a tratti blandamente, a tratti ferocemente, a fare i conti con la complessità di molteplici voci, tratti, sfumature: in una parola con la “personalità”.
I personaggi non abitano mai in un solo luogo, in un unico contesto, in uno stesso panorama. Nel tempo del “qui e ora” abbracciano l’arco di un’esistenza ma, contemporaneamente, risiedono sempre nell’altrove. In un “altro luogo” che allude a un perenne viaggio esplorativo. Il personaggio deve infatti imparare a osservarsi per conoscersi, ad ascoltarsi per esserci, a guardarsi intorno per prepararsi agli incontri. Il personaggio varca una soglia, entra in scena, si espone, sfida e accetta il limite, si mette in gioco. Costringendo chi lo affronta a mettersi a sua volta in gioco e alla prova.
Quale migliore fonte di lavoro dunque per un laboratorio teatrale universitario se non i personaggi shakespeariani, non tanto per la loro vera o presunta immortalità, ma per la sfida e l’invito anche all’esplorazione di se stessi che la loro articolata natura offre? «Siamo fatti della materia di cui son fatti i sogni – è la nota battura di Prospero sul finire della “Tempesta” – e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita».
All’interno dell’annuale percorso del CTU ne sono scaturiti undici esercizi individuali prodotti da altrettanti allievi del laboratorio diretto da Michalis Traitsis, non casualmente nell’anno delle celebrazioni per il quarto centenario della morte del grande uomo di teatro inglese. A essi sia aggiunge un’incursione nel copione del “Sir Thomas More”, prodotto di “gruppo” nella felice stagione elisabettiana, con la peculiarità di tre facciate del manoscritto redatte da Shakespeare. Le uniche sopravvissute di suo pugno e recentemente digitalizzate e messe in rete dalla British Library in occasione della mostra “Shakespeare in Ten Acts”.
Lo studio teatrale che ne deriva non è un semplice intervento nell’ambito dell’anno shakespeariano, ma soprattutto nelle intenzioni di tutti coloro che compongono il CTU ha il significato di un amichevole omaggio a ricordo di Mariangela Tempera, scomparsa lo scorso dicembre, professore ordinario di Letteratura inglese presso l’Università di Ferrara, fondatrice del “Centro Shakespeariano”, da sempre compagna di viaggio del Centro teatrale, instancabile ricercatrice e promotrice dell’opera di Shakespeare in Italia e nel mondo, e prima istigatrice dell’attuale evento.
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