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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Visita ai Map e a strutture per anziani e disabili gestite dall’Asp Comuni modenesi Area Nord

E’ partita dal municipio di Mirandola, luogo d’incontro con i sindaci del cratere, per concludersi a Novi di Modena. Al centro della visita di oggi di Elisabetta Gualmini (vicepresidente della Regione e assessore alle Politiche di welfare) e Palma Costi (assessore alla Ricostruzione post sisma), i Map e una serie di strutture per anziani e disabili gestite dall’Asp Comuni modenesi Area Nord.
Tema prioritario dell’incontro in Comune a Mirandola, il welfare: il sindaco Maino Benatti, Luca Prandini (primo cittadino di Concordia) e Alberto Silvestri (sindaco di San Felice e presidente dell’Unione Area Nord) hanno illustrato la situazione socio-assistenziale e i progetti in corso, con particolare attenzione al welfare di comunità e ad esperienze di welfare aziendale. “Occorre potenziare gli interventi su infanzia e adolescenza – ha sottolineato Gualmini – . Per sostenere quest’impostazione, ho aumentato le risorse in bilancio per quest’anno”.
A Mirandola sta proseguendo intanto lo smontaggio di una settantina di moduli abitativi provvisori, distribuiti tra il quartiere 29 Maggio e il quartiere Mazzone-Giolitti. Per le famiglie ancora ospitate in queste aree si stanno individuando diverse soluzioni: dall’assegnazione di un alloggio pubblico una volta conclusi i lavori di ripristino dell’agibilità degli stabili, gravemente compromessi con il sisma, all’individuazione di un alloggio di proprietà privata disponibile per l’affitto, per il periodo necessario al rientro nell’abitazione abitata al momento del sisma e danneggiata. “Al momento è stato svuotato il 40% dei Map – ha sottolineato l’assessore Costi – : stiamo rispettando in pieno la tabella di marcia, in pieno accordo e collaborazione con i Comuni, che prevede il totale smantellamento dei moduli entro il 2015”. La vicepresidente Gualmini ha ricordato l’impegno, attraverso mezzo milione di euro del Fondo sociale regionale, a realizzare misure di contrasto della povertà e di sostegno al reddito, fra cui il prestito d’onore, in modo da consentire ai nuclei familiari terremotati “di riacquistare una progressiva autonomia e il ritorno alle normali condizioni di vita. Proprio grazie a queste risorse, un nucleo familiare di Mirandola è già uscito dai Map”.

La visita di Gualmini e Costi è proseguita alla microresidenza “Le Azalee” di Mirandola: quest’ultima fa parte del gruppo di tre microresidenze – antisismiche ed ecosostenibili – già realizzate dall’Asp Comuni modenesi Area Norddopo il terremoto (le altre due sono a Medolla e San Felice sul Panaro). L’impegno è di realizzare strutture analoghe anche a Concordia, Camposanto e San Possidonio. Tappe successive della visita, il nuovo centro diurno “I Gelsi” e la Casa residenza CISA (nucleo Alzheimer).

I Map: la situazione attuale
I moduli urbani realizzati sono stati 757, distribuiti in 7 comuni (Cavezzo, Concordia, Mirandola, Novi, San Possidonio, San Felice nel modenese e Cento nel ferrarese) dove il sisma ha provocato i danni maggiori e la disponibilità di case era insufficiente a fronteggiare l’emergenza. Oggi sono ancora occupati 453 Map, e vi abitano circa 1.400 persone. Numeri, questi, che variano settimanalmente, grazie al costante impegno degli uffici comunali alla ricerca di altre soluzioni abitative.

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