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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Ogni impresa con attività in Comuni ricompresi nelle Zone franco urbane potrà abbattere il proprio carico fiscale in media di 20 mila euro. Il 62% delle agevolazioni fiscali sono destinate a imprese individuali. L’assessore Costi: “un provvedimento che si aggiunge alle altre risorse già attivate per tutte le imprese, un risultato importante frutto di una straordinaria azione di squadra”.

Bologna- Benefici fiscali per due anni a 1770 piccole imprese collocate nei centri storici di 20 Comuni colpiti dal sisma del maggio 2012. Con una disponibilità di oltre 39 milioni ogni impresa potrà abbattere il proprio carico fiscale in media di 20 mila euro. È questo l’esito delle richieste avanzate dalle imprese (ricomprese nelle Zone franco urbane, Zfu) e fissato, nei giorni scorsi, da una circolare del Ministero dello Sviluppo economico.
Per le agevolazioni fiscali (sotto forma di esenzioni) sono disponibili complessivamente 39,2 milioni di euro (19,6 milioni di euro per l’esercizio 2015 e altrettanti per l’esercizio 2016) per l’esenzione dalle imposte sui redditi, dall’imposta regionale sulle attività produttive e dall’imposta municipale propria.
Per le imprese con sede nei Comuni della Zfu l’ammontare media dell’agevolazione è di 22.147 euro cioè circa 11.070 euro per ciascuno dei due anni fiscali: l’impresa potrà scegliere se ridurre l’imposta relativa all’Ires e/o all’Irap e/o all’Imu. Per le imprese con sede a Carpi (Mo) e Cento (Fe) l’ammontare medio dell’agevolazione è di 10.343 euro, circa 5.170 euro all’anno per i due anni. I due Comuni concorrono, per norma, nel limite del 10% delle risorse assegnate complessivamente vista la numerosità complessiva delle imprese ubicate in questi territori comunali.
«Si tratta di un provvedimento aggiuntivo che si aggiunge alle altre risorse già attivate per tutte le imprese. Un risultato importante – spiega l’assessore regionale alle Attività produttive e delega alla ricostruzione post sisma Palma Costi -, il frutto di una straordinaria azione di squadra guidata dal Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Stefano Bonaccini insieme ai parlamentari del territorio che hanno fortemente voluto questo strumento normativo. Provvedimento che consente alle piccole imprese con esercizi di vicinato, che hanno resistito in questi anni nei Comuni maggiormente colpiti dal sisma e dall’alluvione del modenese del 2012, di recuperare almeno in parte i redditi venuti meno nel periodo maggiormente critico».
La maggior parte delle agevolazioni fiscali – ben 1098, il 62% – sono destinate a imprese individuali, mentre 672 a imprese societarie. Per quanto riguarda invece il settore d’attività , dei seguenti settori ammissibili,1.229 operano nei servizi alla persona, 347 in attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, 169 nel commercio all’ingrosso e al dettaglio; 13 nella riparazione di autoveicoli e motocicli e noleggio, 12 in agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese.
Le imprese – che avevano tempo fino al 31 marzo scorso per presentare su un apposito bando l’istanza al Ministero dello sviluppo economico – hanno indicato l’importo delle agevolazioni complessivamente richiesto e dichiarato l’ammontare delle eventuali agevolazioni ottenute a titolo di “de minimis” nell’esercizio finanziario in corso alla data di presentazione dell’istanza e nei due esercizi finanziari precedenti.

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