Sintesi della seduta del Consiglio provinciale sul Piano d’azione sugli assi stradali
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da: ufficio stampa Provincia di Ferrara
L’assessore provinciale al Bilancio, Davide Nardini, espone la prima delibera iscritta all’odg del Consiglio provinciale, relativa Piano d’azione sugli assi stradali con oltre sei milioni di flusso veicolare all’anno.
Uno studio eseguito dall’Università di Bologna focalizzato su tre strade provinciali: Sp 2 Copparo, Sp San Matteo della Decima e la Sp 69 Virgiliana.
Tutte arterie di competenza provinciale con un traffico misurato fino a oltre 16mila veicoli al giorno.
Il tema è come intervenire con soluzioni tecniche per diminuire soprattutto l’impatto acustico sui centri abitati interessati.
La ricerca dell’ateneo ha definito delle mappe sonore e suggerito soluzioni a base di nuovi manti stradali fonoassorbenti, oltre a controlli e misure per ridurre la velocità veicolare.
“Il problema – ha detto Nardini – sono le risorse limitate sulla base delle quali poter eseguire gli interventi necessari, tenendo comunque conto che la Provincia farà proprio l’impegno di intervenire con i fondi a disposizione per dare risposte più concrete possibile”.
Gli interventi dei consiglieri Luciano Tancini (FI)Sergio Guglielmini (Pd) e Antonio Fortini (LeF), hanno chiesto di portare a conoscenza i Comuni degli esiti dello studio, anche in prospettiva della prossima trasformazione delle Province in enti di secondo livello, come stabilito dalla riforma Delrio. Un patrimonio di conoscenza – è stato detto – utile in sede di discussione e approvazione degli strumenti di pianificazione urbanistica.
La delibera è stata approvata all’unanimità con 23 voti favorevoli.
Lo stesso Nardini ha presentato successivamente all’assemblea la delibera sul rimborso assicurativo per i danni provocati dal sisma 2012 al patrimonio dell’ente.
Sono in tutto 7,5 i milioni di indennizzo riconosciuto, quantificato dalla Fonsai.
Delibera approvata con 23 sì e l’astensione del capogruppo FI, Luciano Tancini.
Della delibera di integrazione del fondo triennale regionale per le persone con disabilità si è occupata l’assessore ai Servizi sociali, Caterina Ferri.
Fondo regionale inizialmente di 3.405.000 euro, incrementato nel 2012 di 1,1 milioni e di altri 1.020.000 nel 2013.
“Anche se la recessione economica – ha detto Caterina Ferri – ha portato all’allentamento degli obblighi delle imprese per l’inclusione lavorativa dei disabili, sono stati finanziati bandi, tirocini, misure di abbattimento delle barriere architettoniche, azioni in collaborazione con le Asp e percorsi di formazione professionale con utilizzo delle risorse del Fondo sociale europeo, per mantenere alto l’impegno di inserimento lavorativo delle persone più deboli e svantaggiate nel mercato del lavoro”.
Un’ulteriore misura praticata è stato il finanziamento fino a 30mila euro per incentivare l’autoimpresa dei disabili.
Nello specifico, due sono modifiche introdotte nel piano triennale.
L’eliminazione del tetto del 20 per cento per risorse destinate alla formazione professionale per coprire, in questo modo, un buco di risorse momentaneo dovuto alla trattativa tuttora in corso con la Commissione europea per i finanziamenti relativi al periodo 2014-2020.
La seconda: l’azzeramento del vincolo di iscrizione al Forum provinciale per la disabilità per la richiesta contributi.
Soluzione che trova spiegazione nella prossima trasformazione delle Province con conseguente modifica della natura ora provinciale del Forum.
Proposte che hanno incontrato il parere favorevole di 24 consiglieri su 24 votanti.
Un odg (vedi il testo in allegato) firmato dai consiglieri Fabio Bergamini, Ornella Iotti (lega Nord), e Cristiano Di Martino (FI), ha chiesto all’assemblea una presa di posizione contro la chiusura della sezione della Polizia postale di Chiesuol del Fosso.
In prospettiva dell’incontro in agenda il prossimo 10 marzo fra i comandanti delle forze dell’ordine sulla razionalizzazione della rete territoriale dei presidi di polizia, è stato in sostanza il messaggio, politica ed istituzioni facciano sentire la propria voce, specie di fronte ai numeri in crescita dei fenomeni di bullismo e pedofilia nella rete, a difesa soprattutto dei minori.
Un appello alla fine condiviso dall’intero Consiglio provinciale e approvato con 24 sì su 24 votanti.
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