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Sing&Sound ha due nuove finaliste: Michela Tassinari e Desi Trapella selezionate a Lido Scacchi

Articolo pubblicato il 23 Luglio 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: organizzatori

TANTO PUBBLICO IERI SERA IN VIALE ALPI CENTRALI A LIDO DEGLI SCACCHI.
‘Hallelujah’ e ‘Still into you’ portano Michela Tassinari e Desi Trapella alla finale di Sing&Sound .

Arrivano da Mesola e Pieve di Cento le due giovanissime finaliste selezionate a Lido degli Scacchi per Sing&Sound. Affollato appuntamento, in viale Alpi Centrali, per il contest canoro itinerante coordinato da Arianna Carli – anche ieri sera applauditissima nell’interpretazione di “Ti sento”, grande successo dei Matia Bazar – che ha scelto altre due fra le dodici voci per il gala del 4 ottobre a Comacchio. Sette anche in questa seconda tappa del tour promosso da “Aspettando la Sagra dell’Anguilla” gli aspiranti cantanti che, presentati dalla bravissima Ester Dianati, sono saliti sul palco insieme allo zumba team di Mad Dany. Tre ragazzi: Mattia Ferroci, di Ferrara, con “Ovunque andrò (Vibrazioni); il modenese Francesco Esposito con “Find the Real” (Alter Bridge) e Michele Guerra, di Ravenna, con l’inedito “Erika”. Quattro le ragazze: Alessandra Paganini, di Pomposa, con “Una finestra tra le stelle” (Annalisa Scarrone), Giulia Frignani, di Argenta, con “The Best” (Tina Turner) e, appunto, le vincitrici di tappa votate dalla giuria composta da musicisti, discografici e giornalisti locali: la mesolana Desi Trapella con “Still into you (Paramore) e Michela Tassinari, di Pieve di Cento, con “Hallelujah” (Alexandra Burke). Prossimo appuntamento di qualificazione, sempre accompagnato dall’animazione di Jankye, dj Radio Sound 98.1 Fm e dello zumba team di Mad Dany, mercoledì prossimo 29 luglio in piazza Volano Centro al Lido di Volano (info & iscrizioni 349 8190452).

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani