Da Comune di Comacchio

Il Comune di Comacchio ha siglato un protocollo d’intesa per l’avvio di un programma coordinato di studio, analisi e pubblicazione dei dati archeologici riguardanti i territori di Comacchio e Ostellato. Il protocollo, al quale hanno aderito anche il Segretariato Regionale dei beni e delle attività culturali e del Turismo per l’Emilia Romagna, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, l’Ente Parco del Delta del Po Emilia Romagna, il Comune di Ostellato e le Università di Venezia, Ferrara, Bologna e Zurigo, ha lo scopo di far fronte all’esigenza di coordinare e rilanciare, con una programmazione a lungo termine, le attività svolte dagli Enti negli ultimi anni e che hanno portato ad iniziative come gli scavi sulla Comacchio alto medievale condotti dall’Università di Venezia, le ricerche nell’abitato di Spina realizzati dalla Soprintendenza e dall’Università di Zurigo con la consulenza dell’università di Bologna, le indagini nella zona di Santa Maria in Padovetere e Baro Zavelea e il riordino delle relative aree archeologiche per l’accoglienza del pubblico.
L’intento dell’accordo è, infatti, quello di dare nuovo stimolo alle attività di scavo, ricerca, pubblicazione e divulgazione scientifica, ma anche di favorire l’impegno nella gestione e nella promozione delle aree archeologiche e nella ricerca di fondi e risorse pubbliche o private. E’ in particolare in questo ambito che i Comuni di Comacchio e Ostellato intendono essere parte attiva nella progettualità, affinché la ricerca abbia ricadute concrete sulla valorizzazione dei territorio, sull’occupazione e sull’ambizioso progetto della creazione di un parco archeologico, per il quale l’apertura del Museo Delta Antico, in quanto realtà espositiva impegnata in attività di divulgazione e didattica, ma anche, per quanto di competenza, quale punto di riferimento e stimolo per la ricerca in campo storico e archeologico, è stata un nuovo incentivo. Per questo fine, infatti, i soggetti firmatari del protocollo d’intesa hanno aderito anche all’istituzione di un comitato scientifico di supporto alle attività del Museo. Un comitato al quale prenderà parte un rappresentante esperto per ogni Ente e che avrà il compito di coordinare i programmi di ricerca e divulgazione, le iniziative culturali, nonché i rapporti e gli scambi sul piano sia nazionale che internazionale.