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Siccità: bene decisione Regione per irrigare i campi della Romagna

Articolo pubblicato il 22 Agosto 2018, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


La possibilità di tornare ad attingere acqua dai fiumi della Romagna salva le produzioni agricole di questa area. È quanto afferma Coldiretti Emilia Romagna esprimendo soddisfazione per la decisione dell’amministrazione regionale di concedere, in deroga al deflusso minimo vitale (Dmv), la possibilità di attingere acqua dai fiumi romagnoli per irrigare le colture di qualità della zona, dai frutteti ai vigneti, fino ai foraggi per l’alimentazione del bestiame.
La decisione della Regione – informa Coldiretti Emilia Romagna – risponde all’appello fatto proprio da Coldiretti per salvaguardare i raccolti dell’area romagnola, sotto scacco per il caldo del periodo e per la mancanza di un adeguato apporto idrico, fondamentale per una produzione di qualità. In particolare Coldiretti sottolinea l’impegno del governatore Stefano Bonaccini che, riconoscendo la situazione di emergenza, ha anticipato ad oggi la riunione della Giunta regionale in precedenza già fissata per il 27 agosto.
Pur non trovandoci di fronte ad una situazione di siccità come quella del 2017 – spiega Coldiretti Emilia Romagna – l’andamento di questa estate ha messo in evidenza ancora una volta che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitività dell’intero settore agroalimentare. Di fronte alla tropicalizzazione del clima – sostiene Coldiretti regionale – se vogliamo continuare a mantenere l’agricoltura di qualità, dobbiamo organizzarci per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi con adeguati interventi strutturali di risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, come bacini aziendali, utilizzo di ex cave e casse di espansione dei fiumi.

Da: COLDIRETTI EMILIA ROMAGNA – ufficio stampa

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani