Si può sostituire l’insostituibile? L’originale elaborazione del lutto in “Alps”, al cinema Boldini
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Da ufficio stampa
Un’infermiera, un paramedico, un allenatore e la sua allieva ginnasta: sono loro i personaggi cardine attorno a cui ruota lo svolgimento di Alps (2011), penultimo film del regista Yorgos Lanthimos, il visionario autore di The Lobster (2015), con il quale ha vinto il Premio della Giuria al Festival di Cannes. Alps viene proiettato al cinema Boldini mercoledì 8 febbraio alle ore 21 in versione originale sottotitolata in italiano.
Ad Atene i quattro protagonisti si propongono come “sostituti” di una persona nel momento della sua morte, diventando quindi degli attori che copiano le abitudini di chi è scomparso, interpretandone la parte con la famiglia, gli amici o chiunque richieda questo “servizio”.
Si fanno chiamare “Alps”, perchè come la catena montuosa delle Alpi può rappresentare il concetto di montagna senza essere scambiata per nessun’altra, così loro possono recitare la vita di qualcuno senza necessariamente assumerne l’identità.
Lo scopo di questa attività è quello di facilitare il percorso che si intraprende alla morte di una persona cara, facendo superare il lutto tramite una sostituzione di persona: gli Alps vivono come i defunti, ne imitano i gesti, la voce, le caratteristiche personali, ma sono semplicemente attori che agiscono fuori dal palcoscenico.
Il loro è un lavoro meccanico, di precisione e di simulazione, un lungo elenco di battute ben modulate, non è chiaro quanto effettivamente utile a chi usufruisce del servizio: gli Alps sono attori alla ricerca di una performance perfetta o persone a loro volta alla ricerca di identità?
La pellicola lascia in sospeso la risposta all’elaborazione del dolore: è possibile consolarsi con una pallida imitazione di chi si è perso? Da un lato sembra impossibile pensarlo, ma dall’altro ci si rende conto di quanto invece si possa essere sostituibili nella propria vita quotidiana.
Il film è stato vincitore del Premio Osella per la migliore sceneggiatura alla 68° Mostra Internazionale di arte cinematografica di Venezia.
L’ingresso ridotto (per soci Arci e altre categorie) è di 5 €, il biglietto intero costa invece 7, 50 €. Per ulteriori informazioni o per la programmazione completa consultare il sito www.cinemaboldini.it oppure contattare Arci Ferrara al numero 0532 241419 o all’indirizzo mail ferrara@arci.it.

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani