Si conclude Borderline, festival no Siae organizzato da Radio Strike
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da: ufficio stampa di Borderline“Bisogna incentivare festival come Borderline, dove i gruppi e le etichette possono trovarsi e confrontarsi. Dare spazio alle piccole realtà è vitale ora più che mai”
Queste le parole di Bob Corn, musicista e fondatore del fortunato Musica nelle valli, che del festival di Ponticelli di Malalbergo (Bologna) ha voluto sottolineare la necessità di sostenere la musica indipendente italiana, perché “se segui un gruppo di fama internazionale non gli cambi la vita, mentre supportare i piccoli gruppi è di grande importanza”.
La terza edizione della manifestazione, organizzata presso La Casona a Ponticelli di Malalbergo, si è conclusa oggi domenica 6 settembre raddoppiando i numeri del 2014. Il pubblico si aggira sulle mille presenze in due giorni per il piccolo festival di Borderline, che mira a crescere progressivamente di edizione in edizione. Per l’edizione 2015 sono state 18 le etichette presenti, molti gli stand di oggettistica e 18 i gruppi da ascoltare, provenienti da tutta Italia.
Nella due giorni del festival della musica e delle etichette indipendenti, organizzato dalla web radio ferrarese Radio Strike con il supporto dell’associazione Primo Moroni, hanno aperto i gruppi Re cane e suo marito provenienti da Ferrara, i Mood e il trio Setti, Ferruccio ‘Ferro’ Quercetti e Bob Corn, che hanno poi portato la loro testimonianza nel mondo della musica italiana. “Le etichette diventano delle famiglie” sottolinea Setti durante l’incontro a tre musicisti organizzato nel pomeriggio e presentata dal giornalista musicale di Rumore Marco Pecorari. E proprio questo vuole essere il senso del festival Borderline, che si pone come obiettivo diventare un punto di incontro tra musicisti ed etichette della scena indipendente e rigorosamente no Siae di oggi.
‘Che cosa è realmente indipendente?’ è il filo rosso della seconda e ultima giornata di Borderline, al quale Bob Corn cerca di dare una risposta: “fare 52 concerti in poco tempo non vuol dire suonare sempre nelle condizioni ideali, ma l’importante è incontrare gente, imparare ogni giorno qualcosa di diverso, e festival come Borderline rendono vitali per le realtà che qualificano la musica indipendente in Italia”.
La serata si è conclusa in musica, con il Trio banana, Welcome back sailors, Lili Refrain, Satan is my brother e infine Chow, salutando il pubblico di Borderline con un arrivederci alla prossima edizione.
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