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Servizio di accompagnamento sociale: la Regione presto definirà i dettagli

Articolo pubblicato il 30 Marzo 2016, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio stampa Gruppo Partito Democratico Emilia-Romagna

Calvano (PD): “Agevolare le associazioni di volontariato che accompagnano anziani e disabili nei luoghi di cura”.

“L’accompagnamento sociale è stato riconosciuto come un bisogno sociale emergente, rispetto al quale è necessario individuare attività e servizi idonei, dalla Legge regionale 8/2014 dedicata alla semplificazione della disciplina in materia di volontariato e associazionismo di promozione sociale. Alla Giunta spetta inoltre la definizione delle caratteristiche e dei criteri dell’attività per garantire l’omogeneità delle prestazioni e il riconoscimento delle funzioni su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna” riporta il Consigliere regionale PD Paolo Calvano, che aveva presentato un’interrogazione in Regione sulle azioni da promuovere per agevolare le attività di trasporto sociale nella nostra Regione.

“Rispondendo al nostro quesito – prosegue il Consigliere PD – la Vicepresidente Elisabetta Gualmini ha dichiarato che in base a ciò che stabilisce la normativa, gli assessorati regionali alle politiche di welfare e ai trasporti stanno definendo un documento in cui saranno definiti i destinatari, le modalità di gestione e i soggetti erogatori del servizio di accompagnamento sociale.”

“Il Codice della Strada prevede che i contrassegni per gli invalidi siano rilasciati solo a persone fisiche con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta. Le associazioni iscritte al registro regionale del volontariato che sul territorio si occupano gratuitamente del trasporto e dell’accompagnamento presso ospedali, luoghi di cura e ambulatori pubblici e privati di soggetti disabili, anche temporanei, o anziani con mezzi propri dell’associazione, secondo noi svolgono un’attività preziosa, che integra l’offerta di welfare e servizi della nostra Regione – commenta Calvano – per questo riteniamo vadano agevolate nello svolgimento della loro attività e ci auguriamo che presto si possa risolvere un problema sollevato già da tempo”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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PAESE REALE
di Piermaria Romani