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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

A 11 anni dalla sua scomparsa, Comacchio si stringe ancora nel ricordo dell’ex-Sindaco Giglio Zarattini. Dopo il successo della mostra-omaggio all’interno del settecentesco ex-Ospedale degli Infermi dello scorso anno, visitata da più di seimila persone, torna, infatti, la seconda edizione del Premio d’Arte “Giglio Zarattini”.
Anche quest’anno l’importante iniziativa si avvale della collaborazione con il Liceo Artistico “P.L. Nervi-G. Severini” di Ravenna, istituto frequentato da Zarattini, prima dell’iscrizione all’Accademia delle Belle Arti di Venezia. Presenti alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione, oltre al Sindaco Marco Fabbri, all’Assessore alla Cultura Alice Carli e al Dirigente alla Cultura Roberto Cantagalli, anche i referenti del Liceo ravennate: la prof.ssa Elena Pagani, vicaria della dirigente scolastica Prof.ssa Maria Teresa Buglione, e il prof. Andrea Tampieri, insegnante e curatore del progetto, ma anche amico di Zarattini.
“Quest’anno il percorso sarà molto diverso rispetto al 2014, in quanto si svolgerà in classe e durerà per tutto l’anno scolastico, anziché concentrarsi su una sola giornata – ha spiegato Alice Carli -; il 20 maggio con la presentazione delle opere partecipanti al concorso si svolgerà anche la cerimonia di premiazione”. “Quello che vogliamo è che i giovani possano avvicinarsi alla figura di Zarattini che è stato un sindaco di questa Città che amava profondamente, ma anche un artista – ha concluso l’Assessore alla Cultura -; vorremmo, inoltre, che i ragazzi si avvicinassero sempre di più all’arte e a ciò che può raccontare il proprio territorio, una cosa su cui Giglio ha sempre creduto”.
“Il percorso che intendiamo intraprendere nella scuola – ha spiegato, infatti, il prof. Andrea Tampieri – è improntato a ricordare Zarattini come artista andando alle origini della sua esperienza, un’ esperienza, basata su un legame fortissimo con il territorio, facendone un buon sindaco e un buon assessore alla cultura”.
“Questa è un’iniziativa che continua grazie all’impegno di tutti, dell’Amministrazione, degli uffici comunali, del Liceo Artistico “P.L. Nervi-G. Severini”, ma anche della famiglia di Giglio che ci ha sempre supportato tantissimo – ha voluto concludere il Sindaco Marco Fabbri –; l’opera che ha vinto l’anno scorso, con l’uomo funambolo in bilico sulla corda tesa, è quasi una rappresentazione della nostra Comacchio. Quella corda è una metafora che faccio mia: ad una estremità c’è il passato dal quale siamo partiti, l’altra rappresenta il futuro fuori dall’isolamento. Adesso si tratta di fare quel passo in più. Lo stiamo facendo attraverso l’eredità che ci ha lasciato Giglio Zarattini, ma lo faremo anche con il Nuovo Museo, con Spazio Marconi e con tutte le iniziative di promozione del territorio che dall’anno prossimo porteremo avanti convintamente in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e la Regione Veneto”.

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COMUNE DI COMACCHIO



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