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Liberatela. Piazza Savonarola è assediata dalle auto. Prigioniera innanzitutto dei taxi: a volte, come questa mattina, più che per il fabbisogno di Ferrara sembrano calibrati per quello della stazione di Roma! Fra vetture pubbliche, auto di servizio, autorizzati (non si sa a che titolo) e avventori vari capita di contare una ventina di veicoli, in uno spazio di 40 metri per 40 all’ombra del monumento più prezioso.
Dovrebbe essere il salottino buono della città questo, incastonato fra i gioielli degli estensi. Invece il povero Savonarola dall’alto della sua statua ci biasima sdegnato, dovendo respirare ancora fumi: non quelli esalati dalle fascine del rogo, ma quelli delle marmitte delle vetture che insensatamente gli ronzano attorno. Un’ingiusta condanna per lui e per noi.
Siamo seri: qualcuno pensa davvero che davanti al castello serva la compresenza di otto-dieci taxi? Magari! Vorrebbe dire che la città s’è svegliata dal torpore. Invece gli autisti stanno lì a fare filò: e grazie! è più piacevole farlo lì fra i monumenti che altrove… Ma mica si devono spedire in periferia. Basterebbe traslocarli in corso Porta Reno o nei pressi dei giardini di viale Cavour, nel raggio di un centinaio di metri le alternative ci sono. Qual è il problema?

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Redazione di Periscopio



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