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Scuola, organici per l’anno 2014-2015: l’assessore Bianchi scrive al Ministro Giannini

Articolo pubblicato il 24 Giugno 2014, Scritto da REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Tempo di lettura: 2 minuti


da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Emergenza organici in Emilia-Romagna per l’anno scolastico 2014-2015, l’assessore alla Scuola Patrizio Bianchi scrive al Ministro Giannini: “Servono altri 800 docenti, aumento significativo di studenti l’anno prossimo nella nostra scuola”

“In Emilia-Romagna servono altri 800 docenti per garantire il funzionamento della scuola il prossimo anno scolastico. Il quadro aggiornato delle nuove iscrizioni ci parla di un aumento molto significativo di studenti rispetto all’anno appena concluso. Un aumento eccezionale che conferma l’Emilia-Romagna come la Regione con il maggiore incremento di studenti. Per questo chiediamo una richiesta aggiuntiva di organico rispetto a quella già avanzata nei mesi scorsi”. Così scrive l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi in una lettera inviata al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e con cui sottolinea l’emergenza organici per l’anno scolastico 2014-2015.

“I dati delle iscrizioni definitive ci hanno dato un quadro molto ampliato rispetto alle previsioni di qualche mese fa – spiega Bianchi – L’aumento di ragazzi iscritti nelle nostre scuole, progressivamente crescente e difficilmente programmabile perché dovuto ai ricongiungimenti delle famiglie immigrate, si va ad aggiungere alle caratteristiche peculiari del sistema scolastico emiliano-romagnolo caratterizzato da una forte iscrizione alla scuola dell’infanzia, da un numero significativo di iscrizioni agli istituti tecnici e professionali e da una grande presenza ragazzi stranieri”.

“Per questo abbiamo ritenuto necessario ridefinire la richiesta di docenti già avanzata – aggiunge Bianchi – Servono almeno 500 posti di organico, a cui vanno aggiunti altri 200 posti per le esigenze delle scuole terremotate. A questi numeri occorre poi aggiungere circa 100 posti per la scuola dell’infanzia, che riteniamo debba avere ampliata la quota del personale dello Stato”.

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