da: Flc ,Cgil,Cisl Scuola,Uil Scuola ,Snals Confsal ,Gilda Unams
Le organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal, GILDA Unams Provinciali del comparto scuola denunciano l’ormai pluriennale emergenza organici docenti, del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) con la quale sono costrette a fare i conti le nostre scuole.
Facciamo il punto sulla situazione nella provincia di Ferrara in vista dell’apertura del prossimo anno scolastico.
Alla luce dell’aumento della popolazione scolastica registrato nella regione Emilia Romagna (7.000 alunni in più rispetto allo scorso anno), anche nella nostra provincia aumenta il numero degli studenti: da 39.034 del 2015/2016 a 39.223 del 2016/2017.
Nonostante questo, resta invariato l’assegnazione del numero dei docenti in organico di diritto, mentre è diminuito l’organico degli assistenti amministrativi, tecnici e dei collaboratori scolastici.
Già lo scorso anno, come OO.SS. avevamo denunciato assolutamente inadeguato il numero di docenti ed ATA che lavorano all’interno delle scuole. A maggior ragione quest’anno, a fronte dell’aumento della popolazione scolastica, registriamo il continuo disinvestimento del Governo sul sistema dell’istruzione pubblica .
Non vanno dimenticate le richieste di un maggior numero di docenti a fronte dell’aumento degli studenti che frequentano gli istituti tecnici e professionali, l’aumento del fabbisogno di docenti per il sostegno visto l’esponenziale crescita degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali e l’attivazione e prosecuzioni di classi di strumento musicale per la scuola media.
Inoltre, non si è ancora aperta alcuna seria discussione a livello ministeriale sul personale ATA. A tutt’oggi il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca non ha fatto nessuna immissione in ruolo di tale personale. Questo grave fatto, conferma il totale disinteresse del Governo nei confronti di questi lavoratori. Si insiste nel non riconoscere minimamente la loro importanza per il funzionamento dell’intero sistema scolastico .
Fino allo scorso anno la nostra provincia è stata tra quelle che ha visto assegnata la “dotazione organica sisma”, per l’intero personale scolastico. Sino ad ora il Ministero non ha ancora provveduto ad una rilevazione presso le scuole colpite dal terremoto per capire dove è ancora necessario intervenire con una dotazione di posti aggiuntivi .
Resta sempre elevato il rapporto docente di sostegno numero alunni con certificazioni del nostro territorio: 1 docente ogni 2,7alunni con disabilità ben lontani dai termini legislativi che parlano di 1 docente ogni 2 alunni disabili.
Lo stesso assessore regionale P. Bianchi, non più tardi di alcune settimane fa, denunciava la situazione di grande sofferenza della regione in relazione all’assenza del personale docente e ATA , necessario al funzionamento delle scuole fino dal 1 settembre prossimo.
La realtà dei numeri in Emilia Romagna: al fine di produrre il taglio di 1192 posti in tutto l’organico nazionale deciso dal Governo, rispetto allo scorso anno scolastico, la dotazione assegnata all’Emilia Romagna è di 2.904 posti, ad un aumento di 3041 alunni (+0,6%) corrisponde un organico (diritto, fatto e sostegno e potenziamento ) di 52002 docenti con una media docenti/ alunni del 1/10.5 % contro la media nazionale dello 1/10,1:
in parole povere rispetto alla media nazionale mancano all’Emilia Romagna 2300 posti.
Questa realtà smentisce, ancora una volta, gli annunci governativi di investimenti sulla scuola pubblica. Sulla scuola si gioca il futuro del paese, essa ha bisogno di risorse umane ed economiche. Stiamo registrando, invece, l’assenza di risorse per l’ordinario funzionamento.
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