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Da: Ufficio Stampa Azienda Usl di Ferrara e Comune di Bondeno

Il prossimo 11 gennaio è previsto l’open day rivolto alla cittadinanza. Fabio Bergamini e Claudio Vagnini: “Struttura baricentrica per il territorio, che si arricchirà di nuovi servizi e che si configura già come punto di riferimento per prevenzione, attività motoria e riabilitazione”.

«La Casa della Salute è il risultato di un lavoro congiunto, svolto insieme da Azienda Usl di Ferrara e Comune di Bondeno. Si tratta già di un punto di riferimento baricentrico sul territorio per quel che riguarda la prevenzione, le attività motorie e la riabilitazione. In futuro, vogliamo farla crescere con l’arrivo di nuovi servizi». Il sindaco Fabio Bergamini e il direttore generale dell’Azienda Usl di Ferrara, Claudio Vagnini, hanno portato il loro saluto e gli auguri al personale della Casa della Salute “Fratelli Borselli”. Un momento che si ripete ormai puntuale, in questo periodo dell’anno, e che serve in parte come consuntivo per tracciare un bilancio delle attività svolte, ma anche per rivolgere lo sguardo verso il futuro. Nel breve termine, questo futuro si chiama “Open Day”: l’11 gennaio, infatti, la struttura sanitaria di via Dazio verrà aperta a tutta la cittadinanza per un momento conoscitivo rispetto ai servizi esistenti e di promozione della salute. Ad accompagnare il direttore Vagnini, l’altra mattina, c’era anche la direttrice sanitaria dell’Ausl, Nicoletta Natalini, in rappresentanza della Medicina di Gruppo erano presenti Annalisa Camerani e Pierpaolo Mazzucchelli, e per quanto riguarda il personale della Casa della Salute, i medici Treggiari, Macrì e le dottoresse Sarti e Pandini (per la direzione infermieristica). Claudio Vagnini ha ricordato la valenza della struttura ed ha illustrato, assieme al sindaco Bergamini, la volontà dell’azienda di cominciare con il nuovo anno il percorso di ricostruzione di Villa Dazio, che costituisce il corpo centrale del vecchio ospedale e che andrà poi riempita di contenuti. Si è parlato anche dell’intenzione dell’Università di Ferrara di allargare verso Cento il proprio raggio d’azione, portando in quella sede competenze nell’ambito delle scienze motorie, della fisioterapia e riabilitazione in genere, nonché delle scienze infermieristiche. Il vantaggio per Bondeno è evidente: «la possibilità di avere giovani in formazione nelle varie strutture del territorio, a cominciare dalla Casa della Salute matildea». Nella quale sono ben presenti le stesse associazioni, come il gruppo In Cammino e la Polisportiva “Chi gioca alzi la mano”, oltreché i laureati in scienze motorie della palestra certificata Zenit, rappresentata da Emanuele Mazza. Mentre Nicoletta Natalini ricorda come «a Bondeno siano tornati servizi essenziali come ortopedia, urologia e diabetologia. Del resto – ha spiegato la direttrice sanitaria – questo è un terreno fertile, dove nascono idee e diviene possibile cercare assieme il modo di metterle in pratica». Nevio Finotelli (esponente per l’Alto Ferrarese del Comitato consultivo misto per il controllo qualità) ha spiegato invece come l’organismo sia in fase di rinnovo e come le associazioni siano linfa vitale per la sua esistenza. In conclusione, un dato sulla Casa della Salute: il personale riferisce del gradimento dell’utenza per l’apertura anche al sabato per talune tipologie di servizi. Per esempio, il centro prelievi, nel quale confluiscono utenti provenienti anche da Copparo, Argenta, ed addirittura Comacchio e Mesola. Il motivo? «Nelle Case della Salute – è stato il messaggio unanime – si mantiene un grado di umanizzazione dei rapporti, alla base di qualsiasi relazione assistenziale». Rapporti umani che nessuna innovazione tecnologica potrà mai sostituire.

Comunicato congiunto AUSL Ferrara e Comune di Bondeno.

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