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Da ufficio stampa Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

Il consigliere regionale leghista interroga la Giunta: “Troppi gli ambiti territoriali carenti di assistenza primaria: mancano i medici con i titoli di legge per prendere questi incarichi. La Regione compensa con medici precari, spesso senza titoli, con incarichi di 6 mesi in 6 mesi, pagati a mezzo stipendio rispetto ai titolari. Così si precarizza una professione fondamentale e si tolgono riferimenti ai nostri anziani, e i primi a pagare sono sempre i cittadini delle aree disagiate, naturalmente piu’ difficili da coprire. Cosa intende fare la Regione?”

“E’ SOS medici nella nostra regione: gli avvisi relativi agli ambiti territoriali carenti di assistenza primaria di libera scelta (medico di famiglia), e agli incarichi vacanti di continuità assistenziale (guardia medica) ed emergenza sanitaria territoriale (medici del 118) sono andati a vuoto nel secondo semestre 2017.
Il che, tradotto, significa che: per quanto riguarda l’assistenza primaria effettuata dai medici di famiglia, per intenderci, su 127 posti liberi ben 39 non sono stati assegnati perché ci sono pochi medici che abbiano avuto possibilita’ di frequentare il corso triennale da medico di famiglia.
Ancora peggio se analizziamo gli avvisi relativi ai posti vacanti di guardie mediche: su 293 richieste ben 282 non state assegnate. Singolare a questo riguardo il dato relativo all’Ausl di Imola, dove la ricerca, andata completamente a vuoto, riguardava 6 medici”.
La denuncia arriva dal consigliere regionale della Lega Nord, Daniele Marchetti, che oggi ha depositato un’interrogazione alla Giunta regionale nella quale chiede ragione di queste mancanze del sistema sanitario regionale.
“E’ assurdo, demogogico e quanto mai distante dalla realtà il modello sanitario della Giunta Bonaccini, che si fa bella delle numerose piazzole destinate all’atterraggio degli elicotteri destinati all’elisoccorso, e non si cura della carenza di personale medico dei presidi ospedalieri della regione dovuti alla carenza di formazione del personale medesimo, specifica responsabilita’ che i funzionari del suo assessorato hanno volutamente ignorato. Una carenza di personale dovuta al fatto che le Ausl e Regione, deputate a organizzare annualmente dei corsi di formazione, sia da medico di medicina generale, che di emergenza territoriale, o non li organizzano o li organizzato per un numero di persone molto limitato. Le organizzazioni sindacali dei medici lo segnalano da almeno 7 anni, qualcosa si doveva fare, ma l’assessorato ha preferito un’insensata guerra contro i medici piuttosto che una costruttiva collaborazione” sottolinea Marchetti.
“Una situazione che porta a far sì che i posti vacanti vengano ricoperti da medici assunti con contratti a tempo determinato rinnovabili di 6 mesi in 6 mesi. Spesso senza nemmeno lo stesso stipendio del titolare. Tutto questo sta producendo la sensibile precarizzazione del lavoro nella nostra sanità, sintomatico di un governo locale che non ha in mano la situazione e che non dà stabilità e certezza né al personale medico, né alla cittadinanza” continua il consigliere leghista.
“Una cosa è certa – conclude Marchetti -: il nostro sistema sanitario, dietro ad una facciata di inutile eccellenza, nasconde criticità sostanziali gravissime”.

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