da: I Candidati Consiglieri Regione Emilia Romagna del Movimento 5 Stelle, Circoscrizione di Ferrara
Se oggi vi avessero chiesto: vorreste un ospedale il cui costo preventivo è di circa 300 milioni di euro, costo finale con le opere infrastrutturali e di viabilità corrispondente a più di 500 milioni di euro, nel bel mezzo del nulla, cosa avreste risposto? Cosa avreste pensato se vi avessero detto che ci sarebbero stati da pagare, dal momento dell’apertura, ulteriori 23 milioni di euro all’anno per 30 anni, oggi raddoppiati a più di 40 milioni di euro annui per 30 anni sotto il nome della famigerata finanza di progetto (project financing)? Cosa avreste pensato se vi avessero detto che tutto ciò avrebbe causato l’impoverimento dei servizi presso gli ospedali di Argenta, Cento e Lagosanto nonché la chiusura (celata sotto l’etichetta di “Casa della Salute” oppure “Ospedale di Comunità”) dei nosocomi di Bondeno, Comacchio e Copparo? Come si può ancora avere fiducia nelle Amministrazioni comunali della Provincia di Ferrara (sottolineiamo la responsabilità degli amministratori di tutti i Comuni della Provincia in quanto facenti parte della Conferenza Territoriale socio sanitaria) ed in quella regionale dell’Emilia-Romagna dopo un tale scempio inflitto alla sanità ferrarese?
Il vero cambiamento è la rottura del legame mattone-sanità pubblica!
La sanità è un bene fondamentale di tutti e non uno strumento di profitto per pochi.
Sanità pubblica, privata o pubblico-privata? Sicuramente è una decisione che va ponderata meticolosamente per ogni caso specifico, ma resta il fatto che la sanità privata è cresciuta in questi ultimi anni del 37%, mentre gli ospedali pubblici chiudono sulla base dei tagli lineari: Noi sosterremo sempre il ripotenziamento della sanità pubblica. La sanità privata deve avere un ruolo di partner ben bilanciato e non di concorrente (non deve essere dimenticato che il “privato” ha lo scopo di massimizzare il profitto!).
Il M5S sostiene la “buona” sanità rivolta ai cittadini e non al profitto; una sanità equa che risponda alle vere esigenze e che non camuffi tagli indiscriminati fruendo di modelli organizzativi (“Case della salute”) che a volte divengono una scusante per colpire i piccoli ospedali portandoli alla chiusura. Tuttavia, essere contrari a priori alle Case della Salute o agli Ospedali di Comunità (in un contesto precedente alla scellerata riorganizzazione della sanità ferrarese) sarebbe infruttuoso e a discapito di quelle popolazioni che in Emilia-Romagna non potevano fruire di un piccolo ospedale, ma dove Asl ben più lungimiranti di quella di Ferrara hanno saputo creare dei modelli organizzativi idonei. A questo proposito stiamo cercando di diffondere il più possibile il documentario “Mani sulla Sanità” realizzato da IndyGroundFilm, che mostra le battaglie civiche di tanti comitati emiliano-romagnoli contro il depotenziamento e la delocalizzazione dei nostri servizi sanitari e chiediamo quindi la partecipazione attiva di tutti i cittadini, in quanto solo informandoci possiamo cambiare il nostro futuro, ritrovando il senso.
I Candidati Consiglieri Regione Emilia Romagna del Movimento 5 Stelle – Circoscrizione di Ferrara
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