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La replica, basata sui dati, dell’assessorato alle Politiche per la salute: “Tempi di pagamento dei fornitori in linea con i parametri di legge, da Inail ribadito l’interesse a compartecipare alle spese di realizzazione della struttura”. La Regione ha anticipato all’Azienda i 65 milioni di Inail e ha finanziato i 30 previsti dall’alienazione dell’ex ospedale Sant’Anna

Bologna- Nessun “buco di bilancio” a causa dell’Ospedale di Cona (Fe). Le accuse mosse dal Movimento 5 Stelle “sono a dir poco fantasiose e totalmente infondate”. Così l’assessorato regionale alle Politiche per la salute smentisce, dati alla mano, gli esiti dell’“indagine” sulla realizzazione della nuova struttura ospedaliera del ferrarese, pubblicizzati oggi dalla consigliera del M5S Raffaella Sensoli.

“Nessuna sofferenza di bilancio o di cassa è stata indotta sull’Azienda sanitaria, né dal punto di vista economico né finanziario, e i tempi di pagamento dei fornitori sono in linea con i parametri di legge”, spiega l’assessorato.

Per quanto riguarda il contributo di 65 milioni da parte di Inail (Istituto nazionale assicurazione contro gli infortuni sul lavoro), citato dalla consigliera, semplicemente “la Regione ha provveduto ad anticipare la somma prevista a carico di Inail all’Azienda ospedaliera e i rapporti con l’Istituto sono proseguiti e proseguono positivamente. A giugno, in una nota ufficiale, Inail stesso ha ribadito il proprio interesse a compartecipare alle spese per la costruzione del nosocomio ferrarese e, attualmente, sono in corso le valutazioni tecniche di idoneità necessarie per completare la realizzazione”.

Nel bilancio sanitario regionale sono state comunque accantonate risorse, a scopo prudenziale, per fronteggiare anche un eventuale esito non positivo del cofinaziamento Inail, per un importo pari a 65 milioni.

“I contributi di Inail richiedono e hanno richiesto, anche in altre realtà italiane, tempi e procedure complesse- viene sottolineato dall’assessorato-. La corretta gestione delle variabili di bilancio evita che ciò si traduca in effetti negativi di alcun tipo, tantomeno su soggetti esterni quali sono le banche”.

Per quanto riguarda, poi, i 30 milioni che sarebbero dovuti derivare dall’alienazione dell’ex ospedale Sant’Anna, la Regione, con la legge 14/2010, ha erogato finanziamenti in conto capitale all’Azienda ospedaliero-universitaria, appunto per un ammontare di 30 milioni di euro. L’obiettivo dell’alienazione dell’ex-ospedale rimane, “quale strumento per disporre di ulteriori risorse per investimenti futuri”.

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