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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

E’ l’attuale direttore sanitario. Prende il posto di Maria Lazzarato

Andrea Rossi, 52 anni, attuale direttore sanitario, assume la guida dell’Azienda Usl di Imola. Rossi prende il posto di Maria Lazzarato, che ha rassegnato le dimissioni da direttore generale, rendendo vacante l’incarico. A lei vanno i ringraziamenti dell’assessorato alle Politiche per la salute e della Giunta regionale per il lavoro svolto in questi anni.
La proposta è stata fatta, con propria delibera, dalla Giunta; il decreto di nomina sarà firmato dal presidente Stefano Bonaccini dopo l’acquisizione del parere positivo dell’Ufficio di presidenza del Nuovo Circondario Imolese.
La scelta di Andrea Rossi come direttore generale dell’Azienda Usl di Imola ha l’obiettivo di sviluppare coerentemente i processi già avviati, in una logica di continuità con la precedente direzione aziendale, grazie alla sua diretta conoscenza, come direttore sanitario, dell’organizzazione dei servizi. Rossi ha maturato inoltre una lunga e consolidata esperienza di direzione nell’ambito delle Aziende sanitarie; in particolare, ha acquisito una vasta esperienza rispetto all’organizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali (in passato ha ricoperto l’incarico di direttore del Distretto e direttore delle attività socio-sanitarie dell’Azienda Usl di Imola, direttore del Presidio ospedaliero di Imola ed è stato direttore sanitario all’Azienda Usl di Ravenna).
Gli obiettivi di mandato sono stati condivisi con l’Ufficio di presidenza del Nuovo Circondario Imolese e vanno in continuità con le priorità e gli obiettivi di mandato già assegnati dalla Giunta regionale. A partire dall’integrazione dell’assistenza ospedaliera di Imola con la rete ospedaliera della Città Metropolitana di Bologna, sulla base delle linee regionali, e dal miglioramento dei tempi d’attesa per le visite e gli esami specialistici.
Nelle priorità individuate, l’ulteriore sviluppo delle Case della Salute, quale modello organizzativo di semplificazione dell’accesso ai servizi, e al loro interno dei percorsi di assistenza alle malattie croniche (diabete, broncopneumopatia cronico-ostruttiva, scompenso); il consolidamento dei percorsi di continuità assistenziale, l’appropriatezza in ambito farmaceutico, l’ulteriore qualità nella gestione del rischio clinico, l’integrazione sociosanitaria. Dal punto di vista della sostenibilità e del governo dei servizi, al nuovo direttore è richiesto di rispettare l’equilibrio economico-finanziario e di attivare azioni di razionalizzazione e di contenimento della spesa e di sviluppare processi di integrazione dei servizi amministrativi e logistici.

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