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San Carlo: prima seduta pubblica della consulta di Frazione, e l’amministrazione si scorda di avvisare i cittadini.

Articolo pubblicato il 10 Aprile 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: Stefania Agarossi, Gruppo consiliare Valore e Rispetto. Comune di Sant’Agostino (Fe)

“Giovedi 9 aprile si è tenuta la prima seduta della consulta di frazione di San Carlo: pubblica, come da regolamento. E aperta al pubblico, come dichiarato a mezzo stampa. Peccato che poi l’Amministrazione non abbia provveduto alla diffusione della convocazione nei luoghi pubblici della frazione nei giorni precedenti l’appuntamento, come stabilito dal regolamento scritto dalla stessa Giunta”.

“A seguito della segnalazione scritta inviata come gruppo consiliare nella mattinata del 9 aprile stesso, in cui chiedevamo motivo di tale dimenticanza, nel pomeriggio è comparso sul sito del comune l’avviso dell’appuntamento. Un intervento, purtroppo, in ogni modo tardivo e poco efficace”.

“Come scritto sul regolamento, le sedute delle consulte sono pubbliche, quindi anche la prima, in cui viene eletto Presidente e Vicepresidente. E quindi sono aperte al pubblico, che può presenziare ed ascoltare. Ma come fanno i cittadini a partecipare se non sanno dove e quando si terranno?” Questa la domanda che si fanno i consiglieri Stefania Agarossi e Olindo Sandri.

“Non ci sono scuse, la comunicazione da parte dell’Amministrazione è stata carente e confusa, in ogni senso. E purtroppo a pagarne lo scotto sono stati i cittadini di San Carlo. A cui è stata oggettivamente limitata la possibilità di assistere a un incontro che è stato interessante e fecondo di stimoli, domande e risposte da parte dei consultori e amministratori. Infine, non abbiamo capito perché tale seduta  non è stata fatta a San Carlo, ma a Sant’Agostino, nell’angusta Sala Giunta del Municipio provvisorio, non adatta certo a contenere pubblico. Con tutto il rispetto,  se la consulta è di San Carlo, fatta da sancarlesi, è giusto che venga realizzata, proprio per ciò che rappresenta, e a partire dal suo insediamento e prima seduta, a San Carlo.“

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
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PAESE REALE
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