Da: Pietro Zappaterra
Salvare Mps costerà a ogni italiano 105 euro. Il conto, più salato rispetto alle previsioni, l’ha preparato la Bce, che ha rivisto al rialzo il fabbisogno di capitale necessario alla banca senese per non soccombere: servono ora 8,8 miliardi di euro. A luglio i vertici dell’istituto di Rocca Salimbeni e l’Eurotower avevano pensato che potessero bastare 5 miliardi e la banca sperava di raccoglierli attraverso un’operazione di mercato. L’aumento di capitale è però fallito e per il Monte è arrivato il salvataggio pubblico. Chi paga il conto da 8,8 miliardi? Secondo quanto si apprende da fonti vicine al dossier, 6,4 saranno a carico dello Stato, mentre i restanti 2,4 arriveranno dalla conversione delle obbligazioni subordinate degli investitori istituzionali. Se si dividono i 6,4 miliardi che sborserà lo Stato per il numero degli abitanti italiani, il conto è presto fatto e ammonta appunto a 105 euro a testa.
Il cambio di passo della Bce sul fabbisogno per Mps
Cinque mesi fa la Banca centrale europea aveva avallato il piano messo a punto dai vertici di Mps, che poggiava su due pilastri: un aumento di capitale da 5 miliardi di euro e la vendita di 27,7 miliardi di sofferenze lorde. Un piano che prendeva come scenario di riferimento quello emerso dagli stress test di fine luglio, quando Mps era risultata la peggiore banca, tra le 51 prese in esame dall’Autorità bancaria europea, registrando un Cet1 ratio, ovvero un indice di solidità patrimoniale negativo in caso di scenario avverso pari nel 2018 a -2,23 per cento. L’obiettivo era allora quello di riportare il Cet1 a un valore pari al 4,5%, sempre nelle condizioni di scenario economico avverso. Per farlo si era calcolato un fabbisogno di 5 miliardi di euro. Il fallimento della soluzione di mercato, con l’aumento di capitale che non ha coperto il fabbisogno necessario anche a causa dell’assenza di un anchor investor, ha fatto lievitare lo stesso fabbisogno. Secondo quanto spiegano fonti finanziarie la Bce avrebbe deciso di aggiornare il conto del salvataggio lo scorso giovedì, portando a 8,8 miliardi la cifra necessaria per autorizzare il via libera dell’intervento dello Stato.
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