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Salute: in Emilia-Romagna calano a 28,6% bambini sovrappeso e obesi. Scuola e famiglie più attente grazie a programmi corretta alimentazione

Articolo pubblicato il 10 Febbraio 2017, Scritto da COLDIRETTI

Tempo di lettura: 3 minuti


Da ufficio stampa

Diminuiscono in Emilia Romagna i bambini sovrappeso e gli obesi, anche se i numeri sono ancora lontani da valori auspicabili. Lo afferma Coldiretti Emilia sulla base del quarto rapporto dell’indagine “Okkio alla salute” promosso dal ministero della Salute nelle scuole elementari, da cui risulta i bambini tra i 7 e i 10 anni con peso superiore alla norma nell’ultimo rapporto (2014) sono il 28,6% contro i 29,1% del 2008. I dati del rapporto – commenta Coldiretti Emilia Romagna – confermano la necessità di non abbassare la guardia e di continuare l’impegno per favorire stili di vita salutari, soprattutto a livello alimentare.

A fronte dei principi della sana alimentazione che prevedono l’assunzione di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura i dati del rapporto ministeriale evidenziano che solo il 43,3% consuma frutta più di 2-3 volte al giorno e solo il 29,6% consuma 2-3 porzioni giornaliere di verdura. Pur se i dati non sono ancora soddisfacenti – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna –il rapporto evidenzia un trend di miglioramenti relativo all’impegno delle scuole nel migliorare l’alimentazione dei ragazzi: in Emilia Romagna, infatti, il 68% delle scuole distribuisce ai bambini frutta o latte o yogurt nel corso della giornata, anche se qualche problema permane ancora – sottolinea Coldiretti regionale – per i distributori automatici presenti nel 48% delle scuole. Di queste solo la metà mette a disposizione alimenti salutari (succhi di frutta 44%, frutta fresca 4%, yogurt 8%), mentre nei distributori sono inoltre ancora presenti merendine-snack (43%) e bevande zuccherate (36%).

La maggiore attenzione all’alimentazione nelle scuole, che si è tradotta in una aumentata fornitura di frutta, è da attribuire – commenta Coldiretti – ad una maggiore collaborazione scuola/famiglia, ma anche all’adesione delle scuole a progetti locali e nazionali che incentivano una corretta alimentazione. Durante l’anno scolastico – ha rilevato lo studio del ministero della Salute – il 67,5% delle classi ha partecipato ad attività di promozione del consumo di alimenti sani con enti o associazioni.

Una di queste attività è il progetto di Educazione alla Campagna Amica che da oltre dieci anni è promosso nelle scuole dell’Emilia Romagna da Coldiretti donne impresa, con il patrocinio del ministero dell’Istruzione, Ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna. Il progetto rivolto alle scuole dell’Infanzia, alle primarie e secondarie, quest’anno ha per tema “Paesaggio rurale e produzioni tipiche – alla scoperta delle relazioni tra l’uomo, l’ambiente e l’agricoltura”. Si tratta di progetto formativo che ha l’obiettivo di sviluppare la stretta relazione tra il paesaggio rurale e il prodotto agricolo tipico della Regione Emilia Romagna per comprendere l’importanza della salvaguardia della biodiversità animale e vegetale, della coltivazione dei campi per la tutela del territorio e del consumo responsabile dei prodotti locali e di stagione. Proprio in questi giorni sono in distribuzione presso le scuole interessate al programma un apposito opuscolo che aiuterà alunni e insegnanti, con la collaborazione di esperti di Coldiretti, a scoprire i segreti della corretta alimentazione a partire dai prodotti locali, dall’attività agricola del territorio e dai paesaggi e le tradizioni che questa attività ha creato per apprendere comportamenti responsabili nelle scelte alimentari anche nel rispetto dell’ambiente, a partire dal consumo di produzioni locali, anche attraverso le 846 fattorie (delle quali 70 fattorie didattiche), i 194 mercati e le 23 botteghe italiane che fanno vendita diretta dal produttore al consumatore.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani