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Da: Sindaco F.F. Città di Bondeno

L’emergenza COVID-19 non risparmia neanche i grandi eventi musicali e culturali dell’estate che, purtroppo, rischiano di cadere uno dopo l’altro, come tanti birilli. Ma solo per il momento. L’imperativo è quello di rimandare il tutto ad un momento in cui sarà possibile ripartire, in sicurezza, e con rinnovato entusiasmo. Non fa eccezione l’evento musicale e culturale “Re-Woodstock”, che avrebbe celebrato ad inizio giugno, nella location di Stellata, la sua quarta edizione. Tutto rimandato a causa del “coronavirus”, invece, e la scelta conseguente è stata quella di rimandare al 2021. Una decisione condivisa da tutti. “Era uno dei primi, grandi eventi del nostro territorio, che ha dovuto rinunciare a momenti di aggregazione e di indotto, per lo stesso motivo”, rivela il Sindaco facente funzioni, Simone Saletti.

Il quale ricorda lo stop imposto ad appuntamenti di vario tipo: “Aprile Capuzziano”, le fiere frazionali di Ospitale e Scortichino, tra gli altri. “Attività che necessitano di una ricerca di sponsorizzazioni e una logistica per la stessa organizzazione che, adesso, sono quasi impossibili da realizzare. Per questo, a malincuore, dobbiamo dare appuntamento all’anno prossimo, perché la priorità è gestire temi come l’emergenza sanitaria, sociale ed economica di questa fase difficile”. Negli scorsi giorni, la macchina organizzativa di “Re-Woodstock” che fa capo all’associazione Strabilia si è confrontata in videoconferenza, per decidere lo stop della manifestazione. Spiega il tutto Andrea Moretti, referente per la parte culturale e di rievocazione storica di “Re-Woodstock”: “Siamo dispiaciuti, ma tutti (dagli artisti ai volontari) sono consapevoli della necessità di rinviare. Per fortuna” – dice Moretti – “la formula rievocativa di quello che è stato un momento storico per la musica, ma non solo (il 1969) rimane valida anche per l’anno prossimo”.

“Re-Woodstock” ha un pubblico ormai fidelizzato e muove un indotto importante: “il solo mercatino e la parte olistica” – continua Moretti – “raduna circa 150 persone, oltre agli artisti e al settore “Food and Beverage”. In totale, 250 persone coinvolte, senza contare i volontari. “Re-Woodstock” – è il messaggio – “avrebbe potuto significare la celebrazione della libertà e dello stare insieme, come del resto è nella natura della rievocazione. Sappiamo, però, che il rinvio è un atto inevitabile”. E la festa, per il momento, si trasferisce sui social: “Continueremo ad informare tutti, con rimandi e notizie, attraverso le nostre pagine social” – conclude Andrea Moretti – “anche se abbiamo in animo la possibilità di dare vita a qualche “pillola” nei prossimi mesi: serate con una band di quelle che avrebbero partecipato al Festival e che, di volta in volta, continueranno ad alimentare il clima che solo “Re-Woodstock” è in grado di creare”.

Nulla è stato per ora deciso, invece, in merito al “ritorno” al Bundan Celtic Festival: la collocazione a fine luglio lascia aperto uno spiraglio, ma la decisione è rinviata al prossimo decreto del Governo.

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