Saletti e Lodi rispondono ai previsti aumenti nella bolletta di Clara
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Da: Simone Saletti, Sindaco di Bondeno
SALETTI E LODI RISPONDONO AI PREVISTI AUMENTI NELLA BOLLETTA DI CLARA: «SE VOGLIONO MIGLIORARSI, PIÙ CHE ALLE TASCHE DEI CITTADINI DEVONO GUARDARE ALLE POLITICHE GESTIONALI INTERNE»
Le parole dei due primi cittadini di Bondeno e di Terre del Reno: «Dopo tre anni, non c’è stato alcun cambio di passo, i miglioramenti che si sono visti sono insufficienti. Non condividiamo, e non abbiamo mai condiviso, questa gestione. Noi sindaci porteremo sul tavolo, con fermissima decisione, un’alternativa a costi sostenibili per i cittadini»
Delle due l’una: o Clara cambia in modo sostanziale le proprie politiche gestionali, oppure qualcos’altro cambierà. Questa è, sostanzialmente, la posizione espressa congiuntamente dai sindaci Simone Saletti di Bondeno e Roberto Lodi di Terre del Reno, sentitisi per discutere del previsto aumento medio del 20% delle tariffe che la concessionaria del servizio rifiuti intende imporre alle famiglie entro il 2023. In particolare, sarebbe il territorio dell’Alto ferrarese ad essere il più colpito da questo sensibile aumento. «La questione che ci sorprende di più – espongono i due sindaci – è che con Clara, sin dal suo insediamento nel 2017, non è mai mancato il dialogo. Il problema è che questo dialogo è sempre stato univoco: noi parlavamo, Clara non dava disponibilità ad ascoltare». Ma le problematiche non finiscono qui, dal momento che all’assenza di dialogo si sommano i problemi tecnici, come la prevista chiusura del centro di raccolta di Mirabello, e i problemi di bilancio: «Pare strano che l’azienda voglia guardare all’ottimizzazione del bilancio quando in realtà le uniche conseguenze delle sue strategie sono state dei tagli ai servizi – spiegano ancora Saletti e Lodi -. Per noi, gli utenti vengono sempre prima dell’azienda, ed è evidente che fino ad oggi il loro interesse non è stato perseguito». L’unica soluzione, quindi, resta quella del cambiamento radicale delle politiche gestionali: «La forbice della qualità dei servizi erogati tra Alto e Basso ferrarese è impietosa: invece che allinearsi, il servizio nell’Alto ferrarese sta diventando sempre più precario. Il paradosso – sentenziano infine i due primi cittadini – è che le aziende con il fatturato di Clara hanno solitamente molti meno dipendenti, e viceversa le società con tali numeri di dipendenti fatturano esponenzialmente di più». Insomma, concludono Saletti e Lodi, «quello che è mancato è stato il cambio di passo, la miglioria dei servizi. Il problema non risiede nella quantità del personale, ma nell’aspetto gestionale, che grava sul bilancio. Se la soluzione di Clara è quella di aumentare le tariffe, noi rispondiamo con un secco: no».

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