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da: Ufficio Stampa e Comunicazione MEC&Partners

Al centro di Saie Smart House 2015 di Bolognafiere torna l’area della ricerca dal 14 al 17 ottobre 2015

Grande protagonista di Saie Smart House 2015 è anche il mondo della Ricerca, presente nel Padiglione 26 con uno spazio di oltre 2500 metri quadri dedicato a quanto di più innovativo la ricerca sta sviluppando nel campo dell’edilizia e delle ristrutturazioni di case ed edifici.
L’Area della Ricerca, in linea con il format Saie Smart House, mostrerà nuovi materiali e soluzioni tecnologiche per il recupero e il consolidamento del patrimonio edilizio esistente, tecnologie per il rinforzo sismico e sistemi per l’efficientamento energetico.
Sono oltre 15 i Centri di Ricerca italiani che, insieme alle reti di imprese, Protezione Civile, a Reluis e ai laboratori Universitari (tra cui Università di Bologna, Università di Napoli Federico II, della Basilicata, di Brescia, La Sapienza di Roma), animeranno l’Area della Ricerca: “Con l’obiettivo di illustrare ai visitatori quanto di più avanzato hanno realizzato i ricercatori italiani nel campo dell’edilizia e delle costruzioni e come i risultati di queste ricerche e brevetti siano già, in molti casi, diventati prodotti sul mercato ed utilizzabili nelle realizzazioni” – afferma il Prof.Marco Savoia, Direttore Scientifico dell’Area della Ricerca.
Novità dell’edizione 2015 dell’Area della Ricerca di Saie Smart House è il focus dedicato alle tecnologie in legno, in particolare alle tecnologie sperimentali per interventi di recupero strutturale e funzionale degli edifici, grazie alla presenza di due laboratori del Cnr (il Laboratorio Ivalsa, Istituto per la Valorizzazione delle specie arboree ed il Laboratorio Itc, Istituto per le tecnologie delle costruzioni).
Lo spazio dedicato alla ricerca sarà organizzato in due stazioni:
Il nucleo della prima stazione dell’Area della Ricerca di Saie Smart House 2015 – l’Area espositiva delle nuove tecnologie – accoglie una mostra di mock-up e prototipi di prodotti, sistemi e tecnologie innovative: è qui che i visitatori di Saie Smart House potranno conoscere e provare, grazie all’aiuto di un team di ricercatori e tecnici, quanto di più avanzato si sta studiando nei centri di ricerca italiani e scoprire come i risultati di tali ricerche siano già in molti casi diventati prodotti utilizzabili. In questa area, si potranno trovare prodotti di grande innovazione presentati per la prima volta al grande pubblico, sistemi innovativi in alluminio per la realizzazione di fondazioni per edifici in legno, malte inorganiche con assenza di cemento per interventi di consolidamento, pannelli a base di canapa per la realizzazione di pareti portanti o di cappotti per edifici e materiali ceramici ad alta funzionalità. Inoltre, sarà possibile osservare un nuovo sistema di monitoraggio degli edifici che, testato sul Manhattan Bridge di New York, in tempo reale, durante una scossa, rileva il danneggiamento della struttura. E ancora: monitoraggio real-time di ponti e viadotti di grande luce, dissipatori sismici, materiali compositi a matrice cementizia per il rinforzo di murature in laterizio e tante altre innovazioni. Sempre all’interno di questa prima zona, si trova la Stazione di sperimentazione sugli edifici dove i Centri di Ricerca illustreranno gli obiettivi e le modalità di funzionamento di tutte le attrezzature necessarie per una completa conoscenza delle prestazioni di un edificio o per la certificazione delle performances di una nuova tecnologia. Saranno in particolare mostrate le attrezzature da campo per lo svolgimento di prove su materiali e strutture, attrezzature per i monitoraggi dinamici e sismici in real-time degli edifici, attrezzature per il rilievo delle dispersioni energetiche sugli edifici, attrezzature per lo svolgimento di test di acustica in situ ed in laboratorio e le attrezzature per il rilievo topografico e di edifici (laserscanner, Gps satellitari, fotogrammetria, etc).
La seconda stazione dell’Area della Ricerca di Saie Smart House accoglie la Formazione Internazionale e Post-Laurea, dove saranno presentati oltre 30 programmi di formazione svolti in collaborazione con i centri che partecipano all’Area della Ricerca e classificati in Corsi di Laurea Internazionale con programmi di Dual Degree (Doppia Laurea), Corsi di Master post-universitario e Corsi di dottorato Internazionale. Oltre il 50% degli studenti che si sono iscritti a questi corsi ha già avviato un’esperienza di studio all’estero.
Cosa presentano i Centri di Ricerca e le Università italiane.
Il consorzio universitario Reluis, la Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica nata con lo scopo di coordinare, supportare e promuovere l’attività dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, illustrerà i principali risultati ottenuti nell’ultimo progetto di ricerca triennale a cui hanno partecipato oltre 150 gruppi di ricerca da tutte le università italiane. Finanziato dal Dipartimento della Protezione Civile, si occupa delle attività di sperimentazione in tema di tecnologie per la sicurezza sismica.
Il Ciri Bologna presenterà una serie di soluzioni sviluppate con aziende del settore, due delle quali oggetto di brevetto e applicate nelle zone colpite dal terremoto. In particolare, lo sviluppo di sistemi di prova distruttivi e non testati in situ su edifici in muratura colpiti dal Sisma dell’Emilia Romagna del 2012 e metodologie di rinforzo strutturale sugli stessi edifici. Inoltre, presenterà l’ulteriore sviluppo del sistema SHM Structural Health Monitoring che, reso più sofisticato e testato sul Manhattan Bridge di New York, rileva il potenziale danneggiamento della struttura in tempo reale.
Nell’Area della Ricerca, il Ciri Bologna mostrerà anche materiali innovativi a base di geopolimeri per la realizzazione di malte inorganiche con assenza di cemento e tecniche per il rilievo in situ delle performance ambientali dei materiali, con particolare riferimento all’isolamento termico e alla protezione dal rumore.
L’Università degli Studi della Basilicata illustrerà i recenti risultati della ricerca nel settore della protezione sismica delle strutture, mediante sistemi innovativi di dissipazione di energia e di isolamento alla base. Saranno, inoltre, mostrate le potenzialità dei più moderni sistemi per il monitoraggio sismico di strutture ed infrastrutture esistenti.
L’Università di Napoli Federico II esporrà alcuni dei recenti risultati ottenuti presso i suoi laboratori su tavola vibrante, l’unica in Italia con due tavole che possono essere eccitate, anche in modo non sincrono, per simulare l’effetto del sisma su grandi strutture.
La Protezione Civile Nazionale presenterà la “Campagna Io non Rischio”: un progetto, svolto in collaborazione con Ingv e Centri di ricerca facenti parte del Reluis, dedicato alla sensibilizzazione delle popolazioni sulla gestione della sicurezza da eventi estremi come terremoti, alluvioni, eruzioni.
L’Università di Padova presenterà le sperimentazioni recentemente condotte sull’utilizzo di materiali compositi a matrice cementizia (Frcm) per il rinforzo di pareti e colonne in muratura in laterizio, e su queste tematiche sta già coordinando un progetto europeo che coinvolge 10 Università esperte nel settore.
Soluzioni per il monitoraggio real-time di ponti e viadotti di grande luce sono l’oggetto di studio dell’Università di Pisa. Coordinatrice di diversi progetti europei, il più importante ha riguardato il controllo dei ponti in acciaio, il rilievo del danno causato dalla corrosione, le tecniche di prevenzione e manutenzione.
Il Consorzio Stress Sc.a.r.l. (Sviluppo Tecnologie e Ricerca per l’Edilizia sismicamente Sicura ed Ecosostenibile) mostrerà i risultati ed i brevetti sviluppati assieme alle aziende consorziate su vari settori della sicurezza strutturale, in particolare tecnologie innovative di diagnostica e monitoraggio strutturale, tecniche di adeguamento strutturale attraverso applicazioni di materiali innovativi multi-prestazionali e metodologie di controllo strutturale attraverso la sperimentazione e l’applicazione di dispositivi innovativi.
L’utilizzo delle fibre metalliche corte, in sostituzione delle armature metalliche per la realizzazione di pavimentazioni industriali, senza l’utilizzo di giunti di dilatazione e di elementi strutturali prefabbricati sarà oggetto di riflessione dell’Università di Brescia.
Il Centro Ceramico mostrerà alcune realizzazioni di materiali ceramici ad alta funzionalità. In particolare, l’utilizzo del riciclo di materiali di scarto (materie prime seconde) nel ciclo produttivo ceramico; la funzionalizzazione di superfici ceramiche per l’ottenimento di proprietà fotovoltaiche e di proprietà fotocatalitiche; lo sviluppo di proprietà superficiali antibatteriche; lo studio di rivestimenti superficiali per il controllo della riflettanza solare; lo studio e sviluppo di proprietà antiscivolo delle superfici ceramiche calpestabili; lo studio dell’incremento della durabilità delle superfici ceramiche.
Il Certimac (laboratorio specializzato costituito dalla collaborazione dei due Enti di Ricerca – Enea e Cnr) specializzato nella produzione prototipale di nuovi materiali, porterà i prodotti sviluppati con le aziende partner, ed in particolare: superfici funzionalizzate per diversi utilizzi nel campo dell’energetica e della sensoristica ambientale, materiali compositi ceramici e polimerici, materiali innovativi per la eco-efficienza, materiali e tecnologie per il restauro.

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