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Sabato 7/9 a Note di Settembre è la volta di Marco Ferradini, autore dell’indimenticabile “Teorema”

Articolo pubblicato il 4 Settembre 2019, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Dopo Sergio Caputo, sabato 7/9 inizio ore 21.30, Note di Settembre – prestigiosa rassegna concertistica organizzata dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Comacchio in collaborazione con Produzione Culturale e Made Eventi – ospita Marco Ferradini, “papà” di “Teorema”, brano che faceva più o meno così: “Prendi una donna, trattala male […]”, divenuto parte della colonna sonora di “Chiedimi se sono felice”, pellicola del trio di comici Aldo, Giovanni e Giacomo.

Gli appassionati di musica italiana associano inevitabilmente il cantautore a questa hit inclusa nell’album del 1981 “Schiavo senza catene”, ma il debutto di Ferradini risale a qualche anno prima, quando nel 1978 si presenta al Festival di Sanremo con il singolo “Quando Teresa verrà”, seguito dall’omonimo disco che riscuote ampi consensi. Da allora Ferradini non si è distinto solo come cantautore: nell’ambiente pop è tra i coristi più richiesti, è autore di jingle pubblicitari (Sottilette Kraft e Valfrutta) e sigle di successo di amati cartoni animati quali Ufo Robot e Capitan Harlock, è autore di brani scritti per artisti del calibro di Lucio Dalla, Marcella Bella, Riccardo Cocciante, Pupo, Mina, Eros Ramazzotti, Luca Barbarossa e Toto Cutugno, oltre ad aver pubblicato una dozzina di album a suo nome, l’ultimo risale al 2014.
A Comacchio Ferradini si presenta in trio affiancato da José Orlando Luciano (pianoforte e fisarmonica) e Marta Charlotte Ferradini (chitarra, tastiere e cori) per percorrere questo articolato ed emozionante excursus musicale e di vita.
Il concerto si svolgerà sui Trepponti (Via Trepponti, Comacchio – FE). In caso di maltempo sarà trasferito alla Sala Polivalente di Palazzo Bellini in via Agatopisto. Per informazioni 0533 314154, www.comunecomacchio.fe.it, www.turismocomacchio.it

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani